Perché Napolitano oggi e Scalfaro ieri sono intoccabili mentre Cossiga e Leone erano calpestabili?
Perché il Cardinal Martini miete adoranti necrologi da papa e il Cardinal Biffi, per esempio, va via quasi in silenzio?
Perché il cattolico progressista preferisce il progressista non cattolico al cattolico non progressista, come se la sostanza sia il progressismo e l'accidente sia la fede?
Perché il Montanelli che fonda il Giornale è sparato nel silenzio sprezzante della stampa e il Montanelli che fonda LaVoce diventa eroe e mito?
E potrei continuare all'infinito in politica o nella cultura.
Possibile che non ci sia un conservatore, un tradizionalista, un liberale antisinistra, chiamatelo come volete, che non meriti l'elogio canonico, a meno che non si sia pentito?
Dov'è l'ufficio che rilascia o nega i permessi e le patenti di santità, chi gestisce la fabbrica degli eroi, del fango e dell' oblio?
Esorto i tenutari di questo potere a esplicitare con rigore il loro criterio: chi sta dalla parte opposta a noi è razzialmente inferiore, sul piano etnico e intellettuale, morale e antropologico. Chi sta dalla parte nostra è di razza superiore. Non trovo un'altra spiegazione.
Accresce la pena il passivo e vigliacco allinearsi a quel giudizio di chi non fa partedella razza superiore ma si dice moderato o liberale equidistante.
Sposano le stesse tesi dei razzisti ma in versione debole, perbenista.
Questo razzismo è più velenoso perché non è di quattro dementi o straccioni, ma di ceti egemoni e influenti.
Razzismo dall'alto. Il peggiore.
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