Caso Sallusti

Renato Farina confessa: "Quell'articolo l'ho scritto io"

Dopo essere stato smascherato da Feltri, il deputato del Pdl alla Camera chiede scusa a Cocilovo e aggiunge: "Chiederò la grazia per Sallusti o la revisione del processo"

Renato Farina confessa: "Quell'articolo l'ho scritto io"

Dopo cinque anni e tre gradi di processo, finalmente Dreyfus ha gettato la maschera. L'autore dell'articolo che ha portato Alessandro Sallusti alla condanna per diffamazione aggravata è Renato Farina. Oggi il deputato Pdl, in un discorso alla Camera, ha confessato di aver scritto il pezzo incriminato: "Quel testo l'ho scritto io e me ne assumo la piena responsabilità morale e giuridica. Chiedo umilmente scusa al magistrato Cocilovo: le notizie su cui si basa quel mio commento sono sbagliate. Egli non aveva invitato nessuna ragazza ad abortire: la ha autorizzata, ma non è la stessa cosa"

"Sallusti intende affermare costi quello che costi un principio. Una sentenza emessa del nome del popolo italiano non può basarsi su un falso storico, Sallusti non ha scritto quell'articolo, se qualcuno deve pagare, quello sono io". E promette: "Chiedo umilmente per Sallusti la grazia al Capo dello Stato o che si dia spazio alla revisione del processo. Se qualcuno deve pagare per quell’articolo, quel qualcuno sono io"

In realtà, prima della confessione erano in molti a pensare che dietro lo pseudonimo ci fosse proprio Farina. A puntare il dito pubblicamente contro di lui è stato ieri sera Vittorio Feltri che a Porta a Porta ha detto: "Avevo sperato che avesse lui il coraggio di farsi avanti. Adesso questo nome voglio farlo io, lo fanno molti. Ma è bene che sia conosciuto da tutti: si tratta di Renato Farina". Poi a telecamere spente si è sfogato: "L’ho difeso tutta la vita, speravo che avesse un minimo di coraggio, invece è un vigliacco. Speravo si prendesse le sua responsabilità. Non si è verificata né una cosa né un’altra".

Una confessione tardiva, che lascia l'amaro in bocca e fa venire il sospetto che sia arrivata solo perché il deputato è stato pescato "con le mani nella marmellata". "È suonata sgradevole e non del tutto sincera", dice il Giancarlo Lehner (Popolo e territorio), "Se non voleva solo egoticamente spettacolarizzarsi, ma dare sul serio una mano a Sallusti, avrebbe dovuto essere più tempestivo, attribuendosi, quanto meno dieci giorni fa, la paternità del corsivo incriminato. Quando un amico è in pericolo bisognerebbe essere altruisti e non egocentrici".

Farina fu radiato dall'Ordine dei giornalisti perché era uno di quelli che ricevevano soldi dal dirigente dei servizi segreti Pio Pompa nella vicenda di Abu Omar e per questo non poteva firmare col proprio nome.

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