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Renzi all'attacco: "Ascoltiamo Confindustria e Cgil, ma poi decidiamo noi"

Il presidente del Consiglio: "La parità di genere non sono le quote rosa". Sui sottosegretari indagati: "Io contesto fortemente che l’avviso garanzia in quanto tale sia immediatamente segno di colpevolezza"

Renzi all'attacco: "Ascoltiamo Confindustria e Cgil, ma poi decidiamo noi"

Riforme, legge elettorale, tasse, quote rosa e anche un autografo di Paolo Sorrentino. Matteo Renzi, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha toccato tutti i principali temi sul tavolo. Il premier parte dal nodo più spinoso, il fisco: "Mercoledì arriverà il taglio delle tasse, anche se non ci crede nessuno. Stiamo mettendo delle date ed è un rischio pazzesco e ci impegniamo a tagliare le tasse di 10 miliardi di euro". Subito dopo Renzi va all'attacco di tutti quelli che lo tirano per la giacca, a partire da Confindustria e Cgil: "Ascoltiamo tutti ma quello che c’è da fare lo sappiamo e lo faremo pensando ai cittadini. Ascoltiamo tutti, ma decidiamo noi". Ma le bordate nei confronti del sindacato di Susanna Camusso non finiscono qui: "Se avremo contro i sindacati ce ne faremo una ragione. Quando chiediamo a tutti di fare dei sacrifici, lo diciamo anche a loro che devono mettere on line le loro spese, la musica deva cambiare per tutti". Una bordata diretta alla segretaria della Cgil, che proprio oggi ha lanciato l'ennesimo ultimatum diretto a Palazzo Chigi, e un buffetto a Landini giudicato da Renzi più estremo nelle posizioni ma più conciliante negli atteggiamenti: "Non condivido tutto ciò che dice Landini ma ogni volta che parlo con lui, imparo qualcosa".

Il premier fa quadrato attorno alla sua squadra e getta acqua sul fuoco delle polemiche per i sottosegretari indagati, facendo sfoggio di garantismo: "Io contesto fortemente che l’avviso garanzia in quanto tale sia immediatamente segno di colpevolezza. Con questo atteggiamento perdiamo il rispetto del principio costituzionale". Renzi stempera anche la polemica sulla legge elettorale e la questione femminile: "Sulla partita di genere è giusto che si faccia una scelta politica ma la parità vera è quando non ci sarà più una ragazza che firma una lettera in bianco di dimissioni quando rimane incinta, quando ci sarà un salario uguale tra uomini e donne, quando ci saranno più asili nido. Io sono per la parità di genere ma si affronta non

538em;">soltanto sui banchi del Parlamento".

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