Renzi rassicura Bersani: "Io sono serio e leale" Ma diserta la direzione

Il sindaco di Firenze non parteciperà alla direzione del Pd: "È stata convocata in extremis". E sul tentativo di Bersani di formare un governo: "Spero che ce la faccia..."

Renzi rassicura Bersani: "Io sono serio e leale" Ma diserta la direzione

All'interno del Partito Democratico la situazione resta tesa. Le due fazioni (renziani e bersaniani) sono sempre contrapposte e il rapporto tra il segretario e il sindaco di Firenze rimane enigmatico. Perché se da un lato Matteo Renzi ha più volte ribadito il suo sostegno a Pier Luigi Bersani, dall'altro lato la sensazione che il rottamatore sia pronto a scendere in campo è ben presente.

Domenica scorsa, alla fine di una giornata convulsa e scandita dalle accuse che renziani e bersaniani si sono scambiati, è arrivata una telefonata con intento rassicurante. "Bersani non ti voglio indebolire": questo il messaggio di Renzi. Che oggi è tornato a testimoniare fedeltà al segretario. "Bersani sta provando a formare un governo: io spero per il bene dell’Italia che Bersani ce la faccia. La mia lealtà e serietà sono fuori discussione", ha dichiarato Renzi.

Che poi ha annunciato che non sarà presente alla direzione del Pd "per un motivo molto semplice: è stata convocata all’ultimo momento, e io sto a Firenze a fare il sindaco". Nonostante ciò, Renzi non ha perso occasione per muovere alcune critiche e per proporre la sua ricetta fatta, tra le altre cose, "di tagli della politica, riduzione, non tanto e non solo dello stipendio, ma del numero, bisogna dimezzare parlamentari, far diventare il Senato una Camera delle autonomie, e togliere il finanziamento pubblico ai partiti".

Dal canto suo il segretario democratico tende a minimizzare. E a chi gli parla di un litigio con Renzi risponde: "Non abbiamo mai litigato". Il premier incaricato ha poi dichiarato che "la situazione è drammatica, molti continuano a credere che la crisi sia alle spalle, invece ce l’abbiamo ancora davanti. Serve un governo, anzi "servirebbe un governo che fa miracoli".

Bersani dovrebbe salire al Quirinale giovedì per riferire al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’esito delle consultazioni: "Se uno facesse la somma di tutte le esigenze impellenti, ricaverebbe che serve un governo dei miracoli. Miracoli non se ne fanno ma uscire si può".

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