Politica

Renzi vuole un partito cool. Cuperlo e Civati lo bacchettano

Nervosismo nel Pd dopo la battuta del sindaco di Firenze. Civati: "Basta slogan, vorrei sentitlo parlare di politica". Cuperlo: "Non voglio un segretario divertente..."

Renzi vuole un partito cool. Cuperlo e Civati lo bacchettano

Matteo Renzi parla a raffica in questi giorni. Una delle ultime cose che ha detto è che vuole che il suo partito, il Pd, sia cool, cioè alla moda o, usando un termine gergale, "figo". Cosa che, evidentemente per il sindaco, oggi non è. Seguiamo il ragionamento di Renzi:"Quando dicevamo votiamo il Pd alle elezioni del 2008 nessuno ci prendeva in giro - ha detto ieri in un incontro con Veltroni - c’era l’idea di fare qualcosa di cool. Dobbiamo dare alla comunità degli elettori del Pd l’immagine che non siamo in terapia di gruppo ma persone consapevoli con l’orgoglio di esserci". Poi ha proseguito: "Io non voglio che il Pd abbia quella connotazione avuta negli ultimi anni per cui votare Pd sembra... ’a, poveretto cosa hai fatto da piccolo? Bisogna smetterla di dire che siamo solo quelli che si caricano dei problemi".

Passano poche ore e arrivano le repliche. Una delle prime, molto sferzante, è quella di Pippo Civati, a Omnibus (La7): "Ho smesso di commentare gli slogan di Renzi, vorrei ogni tanto sentirlo parlare di politica, di questo Governo, di quanto debba durare, di quello che è successo a Taranto, del gruppo Riva".

Interviene anche Gianni Cuperlo, sfidante del sindaco per la poltrona di segretario del Pd: "Renzi vuole un Pd cool? Divertente, certo - dice parlando a il Caffè (SkyTg24) -. Renzi vuole un partito che torni a vincere? Ci mancherebbe. Io so che voglio un partito che prima di tutto recuperi quei voti, nostri, che si sono persi alle ultime elezioni. E dobbiamo dire che partito vogliamo, chi vogliamo rappresentare, come rispondiamo alla più grande crisi dal dopo guerra ad oggi". E prosegue: "Io non voglio un segretario divertente. Voglio un segretario che ricostruisca un partito. Renzi dice un partito degli eletti e degli amministratori. A me non basta. Io dico che c’è bisogno di un partito popolare che riesca a costruire quel consenso nella società intorno alle difficili scelte che, se governeremo la prossima volta, dovremo fare".

Intanto, in attesa di trovare l'accordo sulle regole del congresso (il nodo centrale è questo: il segretario del partito sarà anche candidato premier oppure no?), gli sfidanti vanno avanti con le punzecchiature.

Renzi, intanto, dopo aver incassato prova a reagire. Lo fa tramite Facebook, dove scrive questo: "Oh, ma fanno tutti polemica sulle parole. Rottamare non va bene, asfaltare è violento, cool è troppo inglese (e le ironie che facilmente immaginate). Aspetteremo le primarie per vedere se qualcuno vuole discutere anche delle idee, non solo delle parole. Nel frattempo spazio ai fatti...".

E indica alcune iniziative prese come sindaco di Firenze.

Commenti