Parte il primo affondo di Luigi Gubitosi. E arriva dritto al cuore del problema: la raccolta pubblicitaria, la linfa vitale che, insieme al canone, regge la Tv di Stato. Il neo direttore generale presenterà nel prossimo consiglio di amministrazione del 5 settembre un piano che prevede l'avvicendamento nei vertici della Sipra, la società che gestisce gli spot dell'azienda pubblica. In particolare la poltrona a saltare sarebbe quella di Aldo Reali, amministratore delegato dal 2010 con una lunga esperienza in Sipra (vi lavora dal 1984, scalando tutte le cariche), insomma il diretto responsabile dei risultati negativi ottenuti dalla società. E forse anche quella del presidente Bruno Sergio. E, pare che in pole position per coprire uno dei due incarichi (ad o presidente) ci sia Lorenza Lei, il dg precedente e in attesa di un incarico corposo dopo l'uscita di scena non apprezzata dall'area Pdl e la promessa di Monti di trovarle un incarico adeguato. Tra l'altro, la Lei ha seguito da vicino per anni le questioni economiche dell'azienda e nel suo mandato ha messo a punto un piano di risanamento molto duro. Insomma, con questa operazione, Gubitosi metterebbe a posto anche una questione politica e aziendale spinosa.
Certo, non tutte le colpe si devono addossare a Reali: la crisi c'è in tutti i settori e alcuni network soffrono per i forti cali di investimenti, però la Rai perde molto più degli altri: ad aprile si era arrivati a un meno 18 per cento e a luglio si calcolava un meno 25 per cento, con la previsione pessima per fine 2012 di non arrivare al miliardo di euro di raccolta. Così il primo punto che i neo vertici Rai hanno messo all'ordine del giorno una volta insediati è stata l'analisi dei mancati incassi. Che hanno due sole motivazioni: gli spot e il canone. Così il dg ha deciso di intervenire tempestivamente e senza guardare in faccia a nessuno.
Gubitosi ne parlerà nel prossimo cda, ma per dare attuazione alle sue decisioni non dovrà ottenere l'approvazione dei consiglieri dato che i neo vertici hanno ottenuto le deleghe su tutte le cariche che non siano editoriali: queste ultime sono per esempio le direzione delle reti e dei telegiornali. In ogni caso, questo sarà il primo atto del piano di riorganizzazione della Rai secondo il mandato che Monti ha dato alla coppia Tarantola-Gubitosi: risanamento dei conti e allontanamento della politica dall'azienda. Nei prossimi cda si discuterà anche del settore fiction e dell'informazione, questioni editoriali su cui è vincolante il parere del consiglio. Nel primo caso c'è da risolvere l'avvicendamento alla direzione: Fabrizio Del Noce andrà in pensione a gennaio e si pensa di affiancarlo con una figura operativa in vista della naturale scadenza, probabilmente Eleonora Andreatta, stimata capostruttura che già lavora alla fiction.
Per quanto riguarda le news, da anni si sta studiando un progetto di riorganizzazione che prevede l'unificazione delle redazioni del canale Rainews e di Televideo, strutture che, in maniera totalmente antieconomica e illogica (con doppioni di studi, mezzi e direzioni), lavorano ognuna per conto loro.
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