
Annullati gli impegni pubblici di Matteo Salvini previsti per oggi. Il leader della Lega, fa sapere il suo staff, si sta sottoponendo a dei controlli medici: nulla di preoccupante, ovviamente è confermata la presenza di domani a Pontida.
Secondo le fonti, il vicepremier avrebbe delle coliche renali dovuti a dei calcoli che richiedono visite mediche. Non mancherà però al tradizionale evento in provincia di Bergamo dove dal 1990 il popolo della Lega si raduna sul pratone della valle dove nacque la Lega Lombarda, quando nel 1167, si unì contro il Sacro Romano Impero.
L'evento doveva essere aperto proprio da Matteo Salvini che nel pomeriggio sarebbe dovuto salire sul palco insieme al nuovo vicesegretario Roberto Vannacci (per il generale è la prima volta da iscritto al partito) e il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. L'evento clou sarà però domani, quando i big, i ministri e i governatori leghisti si alterneranno sul palco insieme ad alcuni ospiti internazionali. Tra gli altri, ci saranno Jordan Bardella del Rassemblement National di Marine Le Pen, alle prese con guai giudiziari in Francia; Santiago Abascal, leader di Vox, e Flavio Bolsonaro, il senatore figlio dell'ex presidente brasiliano Jair, condannato a 27 anni e 3 mesi per tentato colpo di Stato.
"Non sarà una Pontida come tutte le altre", ha detto Salvini dopo l'omicidio nello Utah di Charlie Kirk dei giorni scorsi. E toccherà proprio al leader chiudere il giro di interventi a partire dalle 10.
Ci saranno le bandiere e le magliette con il sole delle Alpi, gli elmetti con le corna da vichingo, i kilt e i foulard verdi, che si vedono ogni anno anche se sempre meno. Dalla spinta secessionista dei primi anni con l'istituzione del Parlamento del Nord e il motto "Padania libera" agli slogan "Basta euro" e anti-migranti, fino alla svolta nazionale e sovranista con l'ingresso nel gruppo dei Patrioti in Europa, Pontida da 35 anni non è altro che la cartina al tornasole dell'evoluzione del partito di via Bellerio, che Salvini guida dal dicembre 2013 forte anche della rielezione a segretario al congresso dell'aprile scorso.
Davanti ai militanti e agli eletti (oltre 200 pullman da tutta Italia sono attesi nel paese di poco più di 3.300 anime), il leader probabilmente non mancherà di rinnovare il messaggio agli alleati di governo per le regionali, con la pretesa di continuare a governare il Veneto del post-Zaia. E poi gli toccherà difendere il vicesegretario Vannacci, attorno al quale nelle ultime settimane si è scatenato un acceso dibattito all'interno del movimento: alcuni big del partito, a partire dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, si sono interrogati sui rischi di una "vannaccizzazione" della Lega che Salvini dovrà smentire.
In ogni caso al gazebo della Lega Lombarda, spiega il segretario Massimiliano Romeo, “si potrà firmare la ‘Carta della Lombardia’”, che insiste in particolare sui temi identitari con lo slogan "Meno Roma in Lombardia, più Lombardia a Roma". Per un tentativo di ritorno alle origini.