Ma quanto sogghigna Formigli. E quanto schiuma di rabbia Santoro. L'allievo che supera il maestro. L'ex delfino che si mostra più lesto del padrino professionale, che addirittura si mette di traverso, gli frega la materia prima e i conseguenti stellari ascolti televisivi. Lo scontro tra i due conduttori-giornalisti di punta di La7 era inevitabile. Per mesi si sono contesi orari, spazi, argomenti e ospiti sulla stessa rete. L'altra sera il bubbone è scoppiato: casus belli il diverbio tra Pietro Grasso e Marco Travaglio scatenatosi durante Servizio Pubblico. Il neo presidente del Senato ha telefonato in trasmissione per chiedere un confronto diretto con il vice direttore del Fatto quotidiano che gli aveva appena rivolto quelle che ha definito «accuse infamanti». Senza aspettare la puntata della prossima settimana come gli ha subito offerto Santoro, ma il più presto possibile, «perché su queste cose bisogna rispondere a caldo». Velocissimo Corrado Formigli, con un tweet, ha offerto a Grasso ospitalità nel suo talk di lunedì. E questi (furbescamente) ha accettato volentieri. Apriti cielo. Travaglio ha subito chiarito che mai tradirebbe l'amico Santoro, ci mancherebbe, tra loro il patto è di sangue. «Pare che finalmente - ha commentato - potrò confrontarmi con Grasso. Sono anni che aspetto, da quando raccontai le sue gesta palermitane nel libro Intoccabili.
Appena lo saprò vi comunicherò data e ora del duello. Che naturalmente non potrà essere in un altro talk diverso da Servizio Pubblico». Per replicare al colpaccio di Formigli, Santoro (con lo zampino di quel diavolaccio di Mentana) aveva pure pensato di mettere in piedi uno speciale oggi o domani. «Nel rispetto delle norme della rettifica e nel rispetto della trasmissione che ha creato il dibattito, ho chiesto alla direzione di rete di realizzare uno speciale ad hoc», ha fatto sapere piccato, molto piccato. Ma la decisione di Grasso di accettare l'invito di Piazza pulita ha bloccato i giochi. E il direttore di rete, Paolo Ruffini, non ha voluto cambiare il palinsesto. Una scelta e una vicenda che lascerà feriti sul campo. D'ora in poi nulla sarà più come prima negli studi de La7: Santoro non dimenticherà.
Comunque, Grasso sarà ospite lunedì a Piazza pulita senza Travaglio con cui si sarebbe voluto confrontare (Formigli sempre via Twitter - «Marco, ripensaci!» - lo ha invitato a cambiare idea, anche all'ultimo minuto). Il neo presidente del Senato vuole replicare al giornalista soprattutto sulla questione della sua designazione a Procuratore nazionale antimafia. «Grasso - ha detto giovedì durissimo Travaglio, il cui intento era quello di smontare l'altarino eretto all'ex magistrato negli ultimi giorni - ha ottenuto dal centrodestra tre leggi per fare fuori Gian Carlo Caselli. Leggi anticostituzionali che però Grasso ha utilizzato per diventare Procuratore nazionale antimafia, mentre il governo faceva fuori il suo unico rivale». E ancora: «Grasso prima di essere magistrato, è un italiano, è molto furbo, è un uomo di mondo, ha saputo gestirsi molto bene, non ha mai pagato le conseguenze di un'indagine. Si è sempre tenuto a debita distanza dalle indagini sulla mafia e la politica, si è reso protagonista di alcuni gesti poco nobili, come rifiutarsi di firmare l'atto di appello contro l'assoluzione in primo grado di Andreotti, lasciando soli i sostituti procuratori che avevano presentato l'appello». Lesto a intervenire anche il rivale Caselli e a sostenere la correttezza delle tesi dell'amico Travaglio: «Per impedire la mia nomina è stata fatta una legge ad personam, che poi è stata dichiarata incostituzionale». Insomma, di accuse a cui replicare Grasso ne ha parecchie. Lo farà con un monologo lunedì da Formigli.
Ma la coppia Santoro-Travaglio non mollerà la presa e si preparerà a sparare cannonate giovedì. La guerra è appena cominciata: sia contro il neo presidente del Senato sia dentro la rete appena comperata da Urbano Cairo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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