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S'arrende l'imprenditore vittima dei No Tav

S'arrende l'imprenditore vittima dei No Tav

Il giorno dopo l'invio a un cronista del quotidiano La Stampa di un pacco bomba nascosto in un hard disk, l'onda dei No Tav si fa ancora sentire sulla valle. «Hanno vinto i No Tav, sono più forti dello Stato. Lunedì metto la società in liquidazione», annuncia Beppe Benente, titolare della Geomont di Bussoleno (Torino), dopo che ieri mattina la Commissione bilancio della Camera ha respinto l'emendamento a tutela delle imprese che lavorano al cantiere della Torino-Lione. «Alzo bandiera bianca - ribadisce Benente, la cui ditta ha subito due attentati in un mese - perché mi sento abbandonato dallo Stato». Ieri il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi ha assicurato che «il governo è assolutamente determinato a tutelare le imprese che lavorano per la Tav Torino-Lione». Nel frattempo gli inquirenti seguono la pista degli anarco-insurrezionalisti e la procura ha disposto una perizia per verificare la natura dell'esplosivo mentre il Movimento No Tav ha assicurato di non averci niente a che fare.

Staremo a vedere.

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