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"Schiacciato una m..da gigante". Spunta un altro docente per Gaza che attacca il governo

Sandro Pellicciotta, docente in una delle scuole che ha fatto il webinar con Francesca Albanese, attacca il governo e il ministro Valditara per aver mandato gli ispettori

"Schiacciato una m..da gigante". Spunta un altro docente per Gaza che attacca il governo
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"Hanno schiacciato una merda gigante. Non se lo devono scordare mai. Palestina libera". Questa è la conclusione di un breve comizio di Sandro Pellicciotta, docente all'istituto Mattei san Lazzaro di Savena, una delle scuole che ha fatto il webinar con Francesca Albanese e dove il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha deciso di inviare gli ispettori.

"Quello che il governo sta cercando di fare è di reprimere il dissenso nei confronti di quello che in Palestina e in altri luoghi del mondo sta avvenendo oggi ogni giorno ed è proprio per quello che non dovremmo stare zitti affatto", grida il docente Pro-Pal. Che, poi, in un italiano non proprio chiarissimo incita le folle: "Ed è per quello che da oggi tutte le iniziative per la Palestina devono moltiplicarsi in tutte quante le scuole affinché noi intasiamo totalmente questa scelta di mandare gli ispettori. Perché ci sono più persone al fianco della Palestina che ispettori in tutto il pianeta terra e noi glielo dobbiamo ricordare perché questa è Bologna".

Rossano Sasso, capogruppo della Lega in commissione Cultura alla Camera, attacca: "Questo docente, non contento del webinar-comizio con Francesca Albanese della settimana scorsa, durante le lezioni e l'attività didattica, senza alcun contraddittorio e contemporaneamente in altre scuole italiane grazie ad una rete di docenti di estrema sinistra, lavora in una di quelle scuole oggetto di ispezioni ministeriali. A Bologna". Secondo Sasso, "alla base delle ispezioni ci sono le lamentele di studenti e genitori, la mancanza di pluralismo in un dibattito politico organizzato su misura per un personaggio molto divisivo, la strumentalizzazione di studenti minorenni. Tutto questo pare all'insaputa del dirigente scolastico". Sasso accusa il docente di voler sfidare "apertamente le istituzioni dicendo che avremmo 'schiacciato una merda gigante' perché la scuola si trova a Bologna". E aggiunge: "Quindi una sospensione delle regole, della democrazia, della missione educativa, perché è Bologna. Il livello è questo".


E conclude: "Mandiamo i figli a scuola ed escono indottrinati e pronti ad entrare in un centro sociale. Io sono stanco di assistere a tutto questo, non è giusto e non mi darò mai pace dinanzi a chi utilizza la scuola come palco per fare propaganda politica".

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