Le due lettere proibite sono: Dc. Mentre ogni partito sta costruendo la propria invenzione per il dopo le amministrative, quella dellUdc è far morire per sempre la Balena bianca. La misteriosa riunione fra 35 vecchie glorie democristiane di qualche giorno fa a Roma con lintento di strappare lo scudo crociato ai centristi, ha fatto suonare lallarme. «Casini ci stava pensando già da mesi, ma sicuramente quellincontro ha dato unaccelerata allo scioglimento dellUdc», commenta a caldo Alessio Bonciani, deputato Udc, fuoriuscito dal Pdl a novembre.
Ma come onorevole, è bastato che vi minacciassero il simbolo per...
«Intanto bisogna vedere se lo riprendono davvero. Noi non ne facciamo una questione di simbolo...».
Quindi non vi importa perderlo?
«Mah, quasi quasi ci farebbero un favore».
In che senso scusi?
«Nel senso che senza più quel simbolo, che appartiene al passato, ci danno davvero la possibilità di rinnovarci completamente e resterebbe sulle loro spalle il peso della storia. Come del resto è giusto che sia. Io, personalmente, lo speravo. Secondo me questo ci agevolerà».
Quindi mai più democristiani?
«Vede, questa non è una disputa fra democristiani ed ex democristiani. Noi non stiamo facendo una nuova Democrazia cristiana».
E ci volevano i giovin virgulti Pisanu e Dini a fare piazza pulita.
«Non è una questione di vecchi o di giovani, perché quando ascolto Renzi lo trovo uno dei giovani più vecchi che ci siano nel panorama politico. Quello sì che è uno stile da Balena bianca».
Invece il giovane Casini?
«Casini è uno dei politici più longevi, ma quello che vuol fare lui è un partito nuovo aperto a tutti, non una riedizione della vecchia Dc: moderati, laici e cattolici.
Un po come ai tempi del predellino.
«Sì, un po. Quella di azzerare i dirigenti la trovo una scelta coraggiosa e doverosa non solo un annuncio. Abbiamo dimostrato di fare sul serio».
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