Se i moralizzatori ballano (nudi) sui tavoli

Censurano le feste in costume da antichi romani. Ma davanti all'obbiettivo anche i radical chic danno il meglio di sé

Se i moralizzatori ballano (nudi) sui tavoli

Potenza di uno scatto. Anzi due. Anzi tre, dieci, enne più uno. È la Casta, bellezza. Che non paga di pagare discinti festini, lussuose vacanze e pantagrueliche cene, si fa pure immortalare, a perenne memoria dello sfarzo che fu e che ancora è, sempre di più. Ogni volta rispondono così: abbiamo pagato con i nostri risparmi. Il punto è che quei risparmi, consiglieri regionali, governatori e parlamentari li hanno accumulati in anni di poltrone assicurate nelle istituzioni, e le istituzioni le pagano i cittadini. E allora, al netto delle inchieste, tocca far sapere a lorsignori che è davvero inelegante, diciamo così, finire nell'album di famiglia della Repubblica dello sbraco, simboli del potere che si autoconserva e balla sulla cassa integrazione del Bel (?) Paese. Così, resterà negli annali la carrellata di baci e toccatine tra teste di porco e ancelle alla festa di un Carlo De Romanis vestito da Ulisse. Quella foto andrà ad aggiungersi alle sequenze già archiviate nel Cafonal di Roberto D'Agostino, ma mai impolverate, dei vari moralizzatori, quelli che predicano l'austerità contro lo sperpero e la morigeratezza contro lo scialo, e poi però se la sguazzano in allegria. Perché quando il vil danaro ti capita in tasca a suon di bigliettoni quotidiani, la vita è più facile. E quando la vita è facile ti vien voglia di festeggiare. Festeggiava Giovanna Melandri ospite di Briatore a Malindi, in un ballo scatenato pari solo a quello di Paola Concia, poco coerente con la posa sempre posata che l'allora ministro del Pd si dipinge addosso nelle Aule romane. Festeggiava il tremebondo «Travellaro» alla festa del Fatto, festeggiava Fausto Bertinotti il comunista in cachemire e festeggiava Nichi Vendola l'amico degli operai al Gayvillage. Festeggiava persino Michele Vietti, presidente del Csm, con in braccio un seno scoperto.

Festeggiava il professor Giovanni Sartori, facendosi imboccare a bordo piscina. Festeggiava il Pd tutto, pardon, il Pd dei maschi rimbrottato dal Pd delle femmine, davanti allo spogliarello di Jessica alla festa del partito a Campiano. Perché l'odore dei soldi, quello è bipartisan.

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