«La buona notizia: brucia la casa del Grande Fratello. La cattiva: era vuota». «A fuoco la casa del GF e salta l'edizione 2014: un segnale di ripresa». «La casa del GF è andata in fiamme. Si sta organizzando una colletta nazionale. Per ringraziare il piromane». «Peccato non ci fossero dentro i concorrenti». «AhAhAhAh...». «Finalmente». «Presto, buttategli qualcuno di Amici per ravvivare il fuoco». «So che forse non dovrei dirlo, ma stimo chi ha dato fuoco alla casa del Grande Fratello».
So che forse non dovrei dirlo, ma non stimo chi ieri sui social ha gioito per il rogo di Cinecittà e ha acceso la solita, stucchevole, ripetitiva polemica, ben oltre il tredicesimo anno, forse il trentesimo, dai tempi del Drive In, sulla televisione trash, ignorante e volgare che ha abbruttito il Paese, come se si potesse lobotomizzare l'Italia con un netwotk, due tette, e un Taricone. Curiosi e incomprensibili la rabbia e il cinismo riversato dagli Indivanados della Rete sul passato e il futuro di quei quattro poveri stravaccati in cerca di notorietà nella casa più spiata, più ambita e criticata d'Italia...
Ma cosa pensano questi rivoluzionari del divano che armati di telecomando e smartphone lottano a video aperto contro Caste e Poteri Forti? Sono davvero convinti, nella loro squallida e supponente purezza, che distrutta la casa del GF, bruciato sulla pira sacrificale di Cinecittà vent'anni di teleberlusconismo impresentabile e volgare, l'Italia ora possa finalmente dirsi più onesta, più intelligente, più libera? Davvero, raso al suolo il totem mediatico dell'Italia furba e senza talento della generazione-reality, quelli del vivere per apparire, «la cultura finalmente può ripartire»?
O continueremo invece, purtroppo, a trovare, anche su altre reti, no Cav e più chic, concorrenti che ai telequiz Rai rispondono, ed è successo l'altro ieri, che Hitler è andato al potere nel 1979? L'accendiamo? La risposta, la scuola italiana, le famiglie o la casa del GF? O anche questo, come qualsiasi errore e orrore televisivo, è un'eredità del berlusconismo? Che noia, e che ipocrisia, quelli che «noi» siamo più intelligenti e più bravi e più belli, perché mica guardiamo il Gf «noi», non leggiamo quei giornali «noi», non guarderemmo mai neppure da fuori la casa del GF, figurarti entrarci, ci vadano gli altri, «noi» la faremmo volentieri
flambé, con dentro persino quei burini e ignoranti. Che poi, in questo interminabile regime mediatico e politico, c'è anche la libertà di scegliere, volendo, di spegnerle certe cose e certe case. Senza bisogno di dare fuoco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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