Dimissioni bocciate. Chi l'avrebbe mai detto che a salvare una grillina sarebbero stati Pd e Pdl? Eppure è successo oggi al Senato. L'Aula di Palazzo Madama ha infatti respinto le dimissioni della senatrice eletta in Lombardia con il Movimento 5 Stelle, Giovanna Mangili. "Motivazioni troppe lacunose". Con questa motivazione Pd e Pdl hanno detto no. M5S e Lega Nord invece non hanno partecipato alla votazione.
La Mangili aveva deciso di lasciare per "motivi personali" dopo essere stata la più votata tra gli attivisti in Lombardia candidati al Senato. La presenza del marito, Walter Mio, nel consiglio di Cesano Maderno in provincia di Monza, aveva però destato malumori all'interno del Movimento. Adesso il sospetto che dietro ci sia una ennesima epurazione pare essersi insinuato tra i parlamentari di diversi schieramenti. Che vogliono vederci chiaro.
"Respingo tutte le illazioni e le discussioni sul vincolo di mandato che esulano dalla scelta personale della senatrice Mangili" di dimettersi. Mi farò portavoce di questa richiesta dell’Aula perché possa venire a spiegarsi personalmente.
Chiederò in alternativa di scrivere le motivazioni che l’hanno spinta a fare questa scelta", ha dichiarato il capogruppo del M5S a Palazzo Madama, Vito Crimi, invitando a "non cercare in dibattiti in rete, motivazioni inesistenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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