Il senatore pupillo di Alfano fa bloccare l'uscita di un giornale

Il pressing del parlamentare Ncd Gentile sull'editore dell'Ora della Calabria per un articolo sul figlio indagato: e il quotidiano non esce

Il senatore pupillo di Alfano fa bloccare l'uscita di un giornale

La politica è fatta di grandi storie e piccole miserie. Che poi tanto piccole non sono quando vanno a intaccare le libertà fondamentali. È accaduto questo. Luciano Regolo è un collega, direttore dell'Ora della Calabria, piccolo ma combattivo giornale quotidiano di una terra dove fare informazione è cosa difficile. Ha una notizia, Regolo: la magistratura ha indagato per associazione a delinquere il figlio di un noto politico del posto, Tonino Gentile, senatore, pupillo di Alfano e da poche settimane coordinatore regionale del Nuovo centrodestra, in odore di sottosegretariato nel governo Renzi. Il senatore cerca di evitare la pubblicazione della notizia e si rivolge all'editore. Il quale chiama il direttore ma niente, Regolo non cambia idea. E fin qui ci siamo, cose che accadono. Caso chiuso? Macché. Si fa vivo anche lo stampatore, amico del senatore: «Cerca di capire - dice al direttore -, anche perché dalle nostre parti si dice che il cinghiale ferito poi ammazza tutti».
La minaccia non intimorisce il direttore. Si stampi. Ma guarda la coincidenza, le rotative si guastano e il giornale non vedrà mai la luce.
Ne ho viste tante, ma giuro, una così non mi era mai capitata.

Un senatore, capo regionale di un partito che dice di essere il futuro dei liberali italiani, insieme ad amici impedisce l'uscita di un quotidiano per evitare la diffusione di una notizia sgradita. Ottima scelta, Alfano. Ha messo il partito in buone mani. E dire che è anche ministro degli Interni, quello che deve liberare il Sud da mafie e arroganze.

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