Parigi Drome in lingua scandinava significa «sogno» mentre nella cultura gitana è sinonimo di viaggio. Marianna Rosati lo scrive con la «e» minuscola - DROMe - e questo nome per 350 negozi al mondo vuol dire capi in pelle di eccelsa qualità italiana e con un gusto molto fresco. La ragazza (ha 33 anni ma ne dimostra 23) è infatti figlia di un celeberrimo produttore toscano (il padre possiede la Factory di Arezzo) con cui nel 2009 ha deciso di lanciare questo marchio ormai pronto a fare il grande salto dalla nicchia alla moda con la «M» maiuscola.
Trafori esagonali nella vernice, pizzo lacerato nel suede, microquadretti intrecciati nella nappa plongè: tutte le lavorazioni avevano la funzione di alleggerire la pelle proveniente comunque da animali che fanno parte della catena alimentare. Bellissime le felpe effetto coccodrillo nella nappa goffrata e divertente l'idea delle sfilate in loop sullo sfondo di un filmato ispirato al tema delle Città invisibili di Italo Calvino.
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