La sottoscrizione per i poliziotti

Ieri un taxista milanese di 79 anni si è presentato in redazione con un regalo inatteso. Mi ha consegnato un Ambrogino al merito del lavoro che ha ricevuto due anni fa dopo una vita passata a sgobbare

Ieri un taxista milanese di 79 anni si è presentato in redazione con un regalo inatteso. Mi ha consegnato la medaglia d'oro, un Ambrogino al merito del lavoro che ha ricevuto due anni fa dopo una vita passata a sgobbare. Ho cercato di farlo desistere dall'intento, non c'è stato verso, ha la testa più dura di quella di un taxista milanese. Mi sono arreso e con grande imbarazzo l'ho accettata a nome di tutti voi. È il più bel riconoscimento mai ricevuto, un onore che mi emoziona e carica di responsabilità. Mi ha detto: le battaglie che lei fa sono le mie, voglio dimostrarle che lei non è e non sarà mai solo.

Non ho parole, e oggi voglio condividere questo omaggio con i poliziotti e i carabinieri che finiscono nei guai, fisici e legali, per difendere noi e le nostre città da mascalzoni mascherati e infiltrati nella legittima protesta giovanile.

Come sapete abbiamo aperto una sottoscrizione in loro favore (spese per avvocati e medici in gamba) per difenderli con i fatti da uno Stato ingrato e da una campagna mediatica infame. Da oggi siamo operativi. Il numero del conto bancario lo trovate qui sotto. Proviamoci, dimostriamo che siamo in tanti e perbene e che l'amico taxista ci ha visto giusto: non sono solo io, non sono soli i poliziotti.

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