La Spezia, scontro tra Cgil e Ipercoop sullo sciopero di Pasquetta

Scontro sull'apertura dell'ipermercato a Pasquetta: il sindacato sciopera, l'azienda arruola i sostituti

Centro commerciale "Le Terrazze" di La Spezia
Centro commerciale "Le Terrazze" di La Spezia

La guerra tra compagni va in scena a La Spezia. Uno scontro senza precedenti sull'apertura dell'Ipercoop a Pasquetta. A contendersi e a rinfacciarsi un "atteggiamento troppo ideologico" ci sono la Coop e la Cgil, la cooperativa da sempre vicina al Pci e il sindacato guidato da Susanna Camusso. A dividerli un tema troppo caro alla sinistra per non creare un precedente significativo: il lavoro. Così, mentre alla Camera arriva il decreto che porta la firma Giuliano Poletti e che riforma il mercato del lavoro, l'apertura dell'ipermercato del centro commerciale "Le Terrazze" nel giorno dedicato alle gite fuori porta crea una frattura tra i due poli di forza.

Come ricostruisce il Secolo XIX, lo scontro scoppia quando l'Ipercoop annuncia di rimanere aperto a Pasquetta. Uno strappo che spinge la Cgil a indire lo sciopero. Ma la società che gestisce l'ipermercato non liscia intimidire e dirotta i capireparti della sede di Sarzana, che ieri è rimasta chiusa, e li "dirotta" alle Terrazze. Così, mentre davanti all'ipermercato va in scena il picchetto dei dipendenti in sciopero, l'Ipercoop rimane aperta registrando "un'affluenza senza precedenti". Il braccio di ferro non sarà dimenticato facilmente. "La posizione della divisione ipermercati della Coop è ideologica - tuona Luca Comiti, segretario provinciale Filcams - non rispetta un contratto integrativo che scade il 30 giugno e a differenza di altre realtà che non hanno integrativi o accordi che vincolano chiusure, nel quale è scritta a chiare lettere la chiusura per Pasquetta, forza la mano con un'apertura unilaterale". A innervosire maggiormente il sindacato della Camusso è senza alcun dubbio la decisione dell'Ipercoop di "arruolare" dipendenti da altre sedi chiuse per Pasquetta.

La Coop Liguria non si lascia intimorire e tira dritto difendendo le proprie scelte. Non solo ridimensiona i numeri dello sciopero ("Una manifestazione decisamente limitata"), ma fa anche notare che "il picchetto organizzato per dissuadere il personale dal lavorare non ha impedito il normale funzionamento dell'ipermercato".

Al Secolo XIX Maurizio Fasce, responsabile del personale degli Ipercoop liguri, assicura che l'azienda ha tentato fino all'ultimo di evitare la disdetta: "Avremmo anche accettato la richiesta delle altre sigle sindacali di diminuire il numero di npresenze festive individuali pur di raggiungere un accordo finale, ma l'accanimento ideologico ha portato a sacrificare un intero contratto sull'altare delle festività".

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