Il mito di Giorgio Gaber (nella foto) in salsa padana. La tv della Lega è partita da «Qualcuno era comunista» (dallalbum «Il teatro canzone», registrazione del gennaio 1992 dellomonimo spettacolo di Gaber e Sandro Luporini, al Teatro Carcano di Milano) per creare un brano sul senso dellappartenenza al movimento.
Un dialogo a due tra il segretario cittadino di Varese, Marco Pinti e la giornalista di Telepadania, Camilla Vanaria, tra slogan e autoironie sul cosiddetto «celodurismo», la Tanzania (a proposito dei rimborsi elettorali lumbàrd) e i «paradisi» in Liechtenstein. I leghisti si domandano: «Qualcuno di noi è leghista perché è nato a Varese?», oppure «qualcuno di noi è leghista perché prima?... era comunista!». Conclusione: «Siam leghisti, perché non siamo italiani».
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