"Le taglio la gola". Le minacce dell'islamico all'ex sindaco davanti al municipio

Anna Maria Cisint è stata minacciata di morte davanti al Municipio di Monfalcone per aver chiuso le moschee: "Ho sporto denuncia formale"

"Le taglio la gola". Le minacce dell'islamico all'ex sindaco davanti al municipio
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L'ex sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, è stata minacciata di morte da un uomo davanti al Municipio. Oggi, Cisint è europarlamentare ma ha mantenuto uno stretto legame con la sua città. A minacciarla è stato un uomo di origine bengalese che ha accompagnato la frase "le taglio la gola", urlata nel mezzo della piazza, al gesto plateale. Sono stati i cittadini ad accorgersi di quanto stava succedendo e a fermarlo.

I cittadini hanno allertato immediatamente le forze dell'ordine che sono intervenute per identificare l'uomo. Cisint è stato un sindaco molto amato dai cittadini, soprattutto perché si è opposta alla sostituzione etnica e ha imposto che tutti rispettino le regole, qualunque sia la propria provenienza. Ha impedito che le usanze islamiche potessero prendere piede liberamente in città, e ha lavorato affinché ci fosse una vera integrazione, che non significa permettere qualunque cosa agli stranieri ma accompagnarli per incardinarli nella società del luogo che li accoglie.

"La mia colpa? Aver chiuso tre moschee irregolari e aver imposto il divieto d’ingresso nei locali comunali a chi si presenta con il volto integralmente coperto. Una lotta contro la radicalizzazione, contro la sottomissione della nostra civiltà e contro il tentativo di cancellare le nostre libertà da parte di chi vorrebbe sostituirci e trasformare l’Italia in una succursale di un regime teocratico, imponendo la Sharia", ha dichiarato Cisint sui suoi profili social rendendo nota la notizia.

Non è la prima volta che Cisint viene minacciata ma è senz'altro significativo che un rappresentante delle istituzioni venga minacciato di morte per il solo fatto di chiedere il rispetto delle regole nella città che amministra in nome della sicurezza e della libertà di tutti. "Ho sporto denuncia formale. Quello che considero una battaglia di legalità e di giustizia per il nostro Popolo, contro la radicalizzazione e la sottomissione della nostra civiltà, non verrà fermato da simili minacce.

Anzi, queste parole rafforzano la mia determinazione", ha dichiarato ancora Cisint, ringraziando i cittadini che soni intervenuti: "Ogni giorno, mi fanno sentire la loro vicinanza: è anche grazie a loro che continuerò a combattere con ancora più forza".

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