La tentazione di Berlusconi: staccare la spina a Monti

Mentro lo spread ha chiuso a 500 punti base, la tentazione di togliere la fiducia al governo si fa sempre più viva, almeno stando a quando dichiarato da alcuni fonti parlamentari sentite dall'agenzia Agi. Anche la Lega Nord è tornata a chiedere al Pdl di staccare la spina all'esecutivo. Nel frattempo, Berlusconi starebbe continuando a lavorare al progetto del nuovo partito. L’ultima idea? "Grande Italia"

La tentazione di Berlusconi: staccare la spina a Monti

La tentazione c'è ed è forte. Staccare la spina al governo Monti è il pensiero che ricorre nella mente di Silvio Berlusconi. Adesso più che mai. Perché lo spread è tornato a salire (ora è a quota 500 punti), perché la convinzione che sarebbe meglio tornare alle urne per dare all'Italia un governo legittimato e scelto dai cittadini è tornata a farsi viva e perché all'interno del Pdl l'intenzione di togliere la fiducia a Monti è ben presente.

L’ex premier, in base a quanto riferito all'Agi da fonti parlamentari, non escluderebbe dunque la possibilità di mettere fine in maniera anticipata a quella che lui da sempre ha definito una "parentesi", una "sospensione della democrazia".

Quella di Berlusconi nei confronti di Monti non sarebbe però una bocciatura, anzi. L'ex presidente del Consiglio è consapevole del difficile compito cui è stato chiamato il premier, specie vista la situazione di ingovernabilità del Paese dovuta a una architettura istituzionale inadeguata, apprezza il suo operato e la sua professionalità.

Tuttavia, Berlusconi avrebbe fatto notare ai suoi interlocutori come la risposta dei mercati all’azione del governo dei tecnici non sia affatto sufficiente, proprio per la mancanza di fiducia e di chiarezza nel futuro. Al momento non c'è nessuna decisione ufficiale. Resta la tentazione e l'attesa per la definizione del meccanismo dello scudo anti-spread che verrà assunta dall'Ue. Se questo non dovesse risultare efficace però, la strada per ovviare al contagio e per evitare la deriva greca o quella spagnola sarebbero appunto le elezioni.

Nei giorni scorsi, e anche oggi stesso, il Carroccio ha chiesto a Berlusconi di togliere la fiducia al governo qualora lo spread avesse superato quota 500. Il Cavaliere non si è sbilanciato, se non per ribadire che l’impennata dello spread (che fu la principale causa delle sue dimissioni) durante la sua presidenza non dipendeva dal governo né da lui stesso.

"Andare alle urne in autunno impedirebbe a Pd e Udc di organizzare un arco costituzionale contro il Pdl", ha riferito all'Agi uno dei big di

via dell’Umiltà che ha parlato con il Cavaliere. Nel frattempo, Berlusconi starebbe continuando a lavorare al progetto del nuovo partito. L’ultima idea - secondo quanto appreso dall’Agi - è "Grande Italia".

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