Terrorismo, Manganelli: "Il Fai? Minaccia reale"

Il capo della Polizia: non bisogna sottovalutare il pericolo. L'insurrezionalismo è in grado di "offendere il Paese"

Terrorismo, Manganelli: "Il Fai? Minaccia reale"

"L’anarco-insurrezionalismo è un terrorismo annunciato e costituisce sicuramente il pericolo attuale, il terrorismo attuale interno in Italia". A dirlo è il capo della Polizia Antonio Manganelli, poco prima dell'inizio delle celebrazioni per i 160 anni della Fondazione della Polizia.

Se preoccupa meno "il terrorismo internazionale", che "allo stato non è una minaccia concreta, attuale, definita, reale", ma "un pericolo che corre tutto l'occidente", dato che permangono le condizioni che hanno portato al Qaeda "a dichiarare una vera e propria guerra", diversamente bisogna porre attenzione quindi al rischio del terrorismo interno.

Gli anarcoinsurrezionalisti - spiega Manganelli - sono riusciti a creare "un network internazionale a partire dalle cellule greche. È una realtà da non sottovalutare. Sono stati loro stessi nei loro documenti ad annunciare che avrebbero fatto il salto di qualità fino ad arrivare all’assassinio. Il nostro dovere è di arrivare il prima possibile a chi ha sparato, a chi fa parte di questa associazione: prenderli è la vera prevenzione".

Alla festa della Polizia parla anche il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri. Anche il ministro si concentra sul tema del terrorismo: "Mai più verranno tollerate le logiche dell'intimidazione e del terrore. Un imperativo diventato ancora più inderogabile dopo il vile e atroce attentato di Brindisi". E conclude: "Siamo tutti chiamati a tenere alta la guardia contro le derive violente, ponendo a presidio dei valori costituzionali una unità di intenti".

L'attentato di Brindisi

"Francamente non ho elementi per dire o escludere che si tratti di un atto di terrorismo". Lo dice Manganelli, riferendosi all'attentato di Brindisi, per il quale tutte le piste di indagini vanno tenute ancora in considerazione.

Il clima di tensione sociale che si registra, a causa della crisi economica, sottolinea

Manganelli, "è molto complessa", ma compito della polizia è "tenere alta l’attenzione sulla costituzione di un’organizzazione di controllo del territorio e gestione della piazza che sia sempre adeguata".

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