Il centrosinistra 'sbanda' in Toscana. Tutta colpa di una multa salata presa dal capo di gabinetto del governatore Giani, Cristina Manetti, per un’infrazione stradale. Manetti, in corsa per un posto da assessore nella nuova Giunta regionale, secondo la ricostruzione della polizia stradale, lunedì 13 ottobre, giorno dello scrutinio delle elezioni Regionali toscane, avrebbe preso la corsia d'emergenza sull'autostrada tra Prato e Firenze ''per eludere il traffico stradale particolarmente intenso''.
La diretta interessata si è difesa dicendo: "Mi gira la testa, stavo cercando un posto per fermarmi", ma gli agenti le hanno ritirato la patente e l'hanno sanzionata con 430 euro di multa. Manetti, esponente di Casa Riformista, ha spiegato che aveva chiamato l'ambulanza perché soffriva di pressione bassa e perciò ha presentato ricorso al giudice di pace, che si pronuncerà entro la fine del mese.
Il deputato di Fratelli d'Italia Chiara La Porta ha presentato un'interrogazione parlamentare ai ministri della Giustizia Carlo Nordio e dell'Interno Matteo Piantedosi ed è pronta a depositarne un'altra in Regione, non appena avverrà l'insediamento dei nuovi consiglieri. "I principali organi di stampa riportano la notizia della sospensione della patente al capo di gabinetto del presidente Giani Cristina Manetti, in quanto guidava sulla corsia d'emergenza dell'autostrada A11; Manetti ha presentato ricorso, adducendo motivi di salute per spiegare quella scelta", si legge in una nota della deputata di FdI.
Nell'interrogazione si chiede ''se i ministri siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e "di eventuali certificati medici allegati al ricorso, da quale professionista siano stati redatti e quando". La Porta, inoltre, si chiede "se i ministri interrogati siano a conoscenza di eventuali terze persone che non viaggiavano con la dott.
ssa Manetti ma che siano giunte sul posto dopo l'identificazione ad opera della Polizia Stradale" e "se il governatore Giani abbia avuto colloqui di persona o per telefono con le persone coinvolte nella vicenda compresi gli agenti della stradale in servizio e/o loro superiori, i medici che si sono occupati di un eventuale referto o esponenti della Prefettura a qualsiasi titolo''.