Travaglio dà i numeri ma deraglia sulla Tav

Il giornalista fustigato su internet: le cifre che ha dato in tv sono tutte sbagliate

Travaglio dà i numeri ma deraglia sulla Tav

Roma - Gira sui social network un messaggio dal titolo: «Le supercazzole di Travaglio». Non è un virus, chi lo apre non corre pericoli. E successo che la rete di internet ha messo sulla graticola il giornalista di Servizio pubblico, rinfacciandogli una serie di errorini numerici proprio con il metodo Travaglio: la demolizione. Viene riportato un elenco di frasi del Nostro sulla Tav e smentite dei dati ufficiali. I puntigliosi fustigatori non hanno certamente in simpatia il celebre censore televisivo. Ma le obiezioni sono legittime e anzi, in alcuni casi, esatte. Travaglio aveva accusato i politici di dire «una supercazzola dopo l’altra», ma la supercazzola purtroppo visita anche chi ne ha orrore.

La trasmissione a cui si fa riferimento è quella dell’1 marzo, ospite Pier Luigi Bersani, argomento clou la linea di alta velocità Torino-Lione. Uno dei primi argomenti affrontati da Travaglio a Servizio pubblico nel lungo monologo è stato il volume del traffico merci tra Italia e Francia. Travaglio: «Basta dare un’occhiata ai dati del traffico merci tra l’Italia e la Francia che, salito fino al 2000, da allora è colato a picco». L’editorialista del Fatto, citando come fonte l’ufficio federale dei trasporti svizzero, aggiungeva che «nel 2000 viaggiavano 8 milioni di tonnellate di merci, oggi ne viaggiano due e mezzo». Tutte cifre contestate con i dati coeweb Istat, riporta la protesta anti-Travaglio sul web: 33 milioni di interscambio tra Francia e Italia nel 2011, quasi 3 milioni di tonnellate in più rispetto al 2009.

Nel suo intervento, Travaglio si riferiva chiaramente solo ai dati del trasporto ferroviario, ma così facendo si è dimenticato di parecchie milioni di tonnellate di merci che comunque vanno e arrivano dalla Francia, via gomma. È proprio quello il traffico che la linea d’alta velocità dovrebbe catturare grazie alle migliori condizioni della rete rinnovata. Durante la puntata di Servizio pubblico il giornalista ha spiegato poi che «ormai il grosso passa dal Gottardo e dal Brennero». Valichi che si trovano da tutt’altra parte rispetto al confine francese, che si raggiunge ovviamente dal Monte Bianco e dal Frejus. «Forse travaglio - scrive Maurizio Mastrolembo, rilanciato da Facebook - avrebbe bisogno d’un piccolo ripasso anche di geografia?». Secondo i dati 2011 della Sitaf, la società che gestisce il traforo del Frejus, lo scorso anno si è registrato tra l’altro un leggero incremento dei passaggi dei mezzi pesanti, dello 0,42%.

Infine, durante la trasmissione, Travaglio ha dichiarato: «Il vecchio treno diretto Torino-Lione è stato soppresso». I contestatori gridano allo scandalo. È difficile dar loro torto.

Come si legge dal sito della Tgv francese, ogni giorno partono da Torino per Lione tre treni, e altrettanti ne viaggiano al ritorno. Non sono non-stop, ma sono ben sei i convogli che collegano le due città ogni giorno, sabato e domenica compresi.

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