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Ue, Monti alla Camera: "Conclusioni del vertice non in discussione"

Il premier illustra in Aula i risultati dell'Eurogruppo, importanti "per portata e qualità delle decisioni". E chiede la ratifica del fiscal compact

Ue, Monti alla Camera: "Conclusioni del vertice non in discussione"

"È stato un Consiglio diverso da quelli del recente passato per portata e qualità delle decisioni prese". Mario Monti comincia così il suo discorso in Aula alla Camera sul Consiglio Europeo di venerdì scorso, un vertice che ha portato a "passi avanti per una Europa più vicina alle aspirazioni dell'Italia, orientata alla crescita".

Il Consiglio di Bruxelles è stato un passo avanti anche per il riconoscimento dell'importanza "del risanamento delle finanze pubbliche" in modo differenziato e per la conferma del "ruolo del mercato unico". Poi per la definizione di una "tabella di marcia per una maggiore integrazione finanziaria fiscale e anche democratica".

Il premier rimarca il ruolo fondamentale dell'Italia, "attiva nel concorrere alle decisioni su molti dei temi". Ci si è adoperati "affinché il Consiglio prendesse misure per la stabilizzazione dei mercati" e si è seguito "l’impulso che è venuto anche e molto dal Parlamento", ovvero quello "della Golden Rule". Con le decisioni del fine settimana "la crescita esce dallo stato embrionale e simbolico" e raggiunge un "patto più robusto". Niente di perfetto, ma "un passo avanti significativo".

Dietro al ruolo giocato dall'Italia anche le "risorse fondamentali di coesione politica e credibilità", che hanno permesso di affrontare anche "provvedimenti impopolari". "Il Consiglio non è un gioco. Se lavoriamo bene la somma è positiva, ci guadagna l’Europa e ci guadagnamo tutti".

E di incertezze sulle conclusioni non ce ne sono: "Noi siamo sereni, ma con gli occhi aperti. Perchè le conclusioni di un vertice non cambiano il giorno dopo o tre giorni dopo. Non sono qualcosa che rischia di arrivare al porto ridotto allo scheletro come la barca del 'Vecchio e il mare' di Hemingway»

Il Governo si impegna dunque per difendere il risultato del Consiglio, ma chiede anche al Parlamento di "procedere con la ratifica del 'fiscal compact'".

Fiducioso: "So bene quanto la Camera e il Senato hanno lavorato approfonditamente su questo tema".

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