Ultima spiaggia

Meno tasse, meno Stato, più solidarietà e libertà personali e d'impresa, più sicurezza. Che ci piaccia o no, per continuare a sperare e non essere travolti, ci resta il vecchio ma non ancora domo centrodestra. Diamogli fiducia, non ce ne pentiremo: ecco dieci motivi

Schede elettorali per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio
Schede elettorali per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio

Non voglio vivere in un Paese dove un leader politico chiama i carabinieri per buttare fuori da una manifestazione pubblica i giornalisti. È accaduto ieri al comizio finale di Beppe Grillo. E non difendo i giornalisti, ma i loro lettori, di qualsiasi orientamento, che hanno il diritto di essere informati. Non voglio vivere in un Paese dove l'indicazione di voto dei Carc (gli estremisti sostenitori dei brigatisti e della lotta armata) è per un partito, il Cinquestelle, che si candida a governarci. Anche per questo è necessario uscire dall'impazzimento di una campagna elettorale violenta e carica d'odio contro noi moderati. E ritrovare in queste ultime ore prima del voto lucidità e buon senso. Facciamolo per noi, per gli interessi nostri, del nostro lavoro e dei nostri figli. Al diavolo risentimenti e moralismi. Non mi interessa premiare Berlusconi, Maroni o chi per loro. Ma so per certo che solo le politiche di Berlusconi e Maroni potranno provare a risolvere i miei problemi e a rispettare i miei princìpi. Non me ne può fregare di meno della loro vita privata o dei malandrini che si erano infiltrati nei loro partiti. Qui c'è in gioco la nostra vita, privata e professionale. E allora non si può scherzare o farsi abbagliare da comici, cantanti, attori, improvvisati santoni del bene comune o professori arroganti. La questione è semplice, ed è come noi immaginiamo il futuro - oltre che del mondo - anche della nostra famiglia e del nostro lavoro. Qui a fianco abbiamo riassunto la proposta che ci fanno gli amici del centrodestra (leggi qui). È incompleta, ma l'essenziale c'è. Meno tasse, meno Stato, più solidarietà e libertà personali e d'impresa, più sicurezza. Qualcun altro ci offre di più? Baratteremmo tutto questo per il gusto di vedere qualche cialtrone rimanere a casa? La mia risposta in entrambi i casi è: no, sugli uomini si può discutere e arricciare il naso, sui princìpi fondamentali non si deroga.
Per questo mi appello a chi, pur pensando da liberale, ha ancora qualche dubbio se, o come, votare domani e dopo. Bene. Grillo è un neofascista violento che ci vuole indottrinare facendo leva sulle debolezze del sistema. Monti, bene che andrà, dal basso del suo risultato potrà solo fare da stampella, insieme con Fini, ai post-comunisti di Bersani. Che ci piaccia o no, per continuare a sperare e non essere travolti, ci resta il vecchio ma non ancora domo centrodestra. Diamogli fiducia, non ce ne pentiremo. Buon voto a tutti.

servizi alle pagine 2-3 e 4

di Alessandro Sallusti

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