
Tra la metà della prossima settimana e «i primi di novembre», come ha ipotizzato il sindaco Beppe Sala, ogni giorno è buono per la firma del rogito che ufficializza la vendita dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe a Milan e Inter. Comune e club corrono per evitare il vincolo sul secondo anello che scatterebbe dal 10 novembre, anche se il Tar ha già rigettato la richiesta di sospensiva del Comitato Sì Meazza e ha fissato l’udienza nel merito l’11. A (tentare di) mettere i bastoni tra le ruote in un percorso che ormai sembra oliato ci prova un avvocato, Gaetano Braghò, che ieri ha inviato un’istanza alla Soprintendenza ricordando che il vincolo sul secondo anello, come sostengono gli ambientalisti, potrebbe essere già scattato e sostenendo che «l’intero stadio è meritevole di tutela, visto che preserva la memoria della comunità nazionale e del suo territorio ed è oggetto di utilizzo per la promozione dello sviluppo della cultura, anche musicale». Chiede di verificare la rilevanza stori«sull’intero co -culturale immobile» con invito ad «azionare d’ufficio un provvedimento di tutela» prima del rogito. Istanza inviata anche al notaio incaricato da Comune e club, e nella mail sostiene che «desta perplessità la recente dichiarazione del sindaco: “bisogna lavorare per arrivare a un atto notarile entro il 10 novembre, ho sentito il notaio e mi ha detto che ci si può arrivare“». Lo invita a posticipare. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo non ci gira intorno: «Cercano di aggirare il vincolo». Rilancerà l’iniziativa del legale oggi in Consiglio comunale, dato che la seduta è fissata per discutere ordini del giorno collegati alla delibera sulla vendita approvata a fine settembre. «In maniera molto opportuna - sostiene Truppo - l’aula deve invitare il sindaco ad attendere che la Soprintendenza si pronunci una volta per tutte. Non siamo contro un nuovo stadio ma chiediamo che il Meazza venga tutelato ed è ancora possibile, basta volerlo».
Depositerà un odg.
Erano già 6 gli ordini del giorno già in calendario e saliranno quindi a 7. Potrebbe aggiungersi la mozione annunciata da Carlo Monguzzi dei Verdi che chiede di destinare la prima rata degli incassi a Gaza. Il Pd a valle della delibera aveva annunciato un odg sulla destinazione dei fondi ma seguirà il percorso di una delibera di iniziativa consiliare, dopo incontri (anche con la vicesindaco Scavuzzo) approderà poi in Commissioni e in aula. Difficile che arrivi prima del rogito, con la maggioranza già spaccata sarebbe scivoloso. La capogruppo Beatrice Uguccioni sarebbe intenzionata comunque a presentare abbastanza presto il testo. Uno dei punti sarà l’impegno a a ristrutturare piscine chiuse (vedi l’Argelati) o impianti sportivi dismessi.
Francesca Cucchiara dei Verdi, che ha bocciato la vendita, sostiene che «non va creato un “tesoretto“ ad hoc dei fondi di San Siro, devono confluire nel bilancio generale, o sembra il tentativo di dare un “contentino“ ai milanesi, abbiamo svenduto il patrimonio però investiamo su restyling“ che, a parer mio, andavano fatti già da tempo».
Due odg a firma del Pd Rosario Pantaleo puntano sulla verifica del titolare effettivo della società veicolo creata dai club per acquistare lo stadio e su un sistema informatico e protocolli Antimafia per monitorare i cantieri. Marco Mazei (Lista Sala) invita i club ha creare accanto al nuovo stadio il parcheggio bici più grande d’Italia, almeno 10mila posti, cargo bike incluse, un odg di maggioranza chiede che sia dato risalto adeguato nei calendari al calcio femminile. Il capogruppo della Lega invita a destinare le risorse a interventi di riqualificazione e sicurezza nel quartiere San Siro e a promuovere con Aler e Regione un piano di rigenerazione dei caseggiati popolari.
Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico firma l’odg (condiviso dal gruppo) che invita a realizzare nella porzione del Meazza che non sarà demolita una «Cittadella San Siro-sport e servizi alla persona», a trovare soluzioni per mitigare gli impatti sonori per chi vive in via Tesio, a destinare il 50% delle risorse per nuove case Ers e asili, il 30% per riqualificare impianti sportivi e palestre aperte alle associazioni, a far confluire il 20% e tutti gli oneri in un fondo immobiliare per riqualificare le case popolari dei quartieri Baracca e San Siro. Infine: promuovere il recupero delle travi rosse del terzo anello per realizzare un pergolato nel futuro parco.