Interrogatorio fiume per il marito di Melania

Salvatore Parolisi è passato ieri pomeriggio (fino a tarda sera) da una caserma dei carabinieri all’altra per essere interrogato come persona informata dei fatti. Da Palazzo di giustizia è rimbalzata la notizia che Parolisi nella notte fra il 20 e il 21 aprile, dormì a casa di un amico 

Interrogatorio fiume per il marito di Melania

Castello di Cisterna - Salvatore Parolisi è passato ieri pomeriggio (fino a tarda sera) da una caserma dei carabinieri all’altra per essere interrogato come persona informata dei fatti. Il vedovo di Melania Rea, scomparsa il 18 aprile scorso da Colle San Marco (Ascoli Piceno) e ritrovata morta due giorni più tardi, è stato interrogato prima nella caserma di Somma Vesuviana (città natia della moglie) e successivamente presso il Comando territoriale di Castello di Cisterna dove si trovavano anche il papà e il fratello di Melania. Si è trattato di un interrogatorio fiume.

Il caporal maggiore dell’Esercito era arrivato intorno alle ore 16 nella Stazione dei carabinieri di Somma Vesuviana, ma dopo un’ora e mezzo, a bordo della propria auto seguita da una vettura dei militari ha raggiunto la sede del Comando territoriale dei carabinieri di Castello di Cisterna. Ad attendere il sottufficiale c’era il pm Umberto Monti della Procura di Ascoli che sta conducendo l’inchiesta sull’ omicidio di Melania. Breve invece la permanenza del papà di Melania in caserma. Gennaro Rea, al quale sono stati notificati degli atti, poco prima delle ore 19 ha lasciato la caserma. Dall’autopsia di Melania, uccisa con 23 coltellate sarebbero emerse delle importanti novità. L’esame avrebbe evidenziato nove coltellate inferte post mortem alla vittima. Ma non è stato possibile quantificare il tempo trascorso tra la morte della donna e le coltellate, probabilmente inferte dall’assassino per depistare. Ma gli investigatori si concentrano anche su un secondo telefonino di Parolisi, che il sottufficiale utilizzava raramente. Da lì potrebbe arrivare la svolta.

Da Palazzo di giustizia di Ascoli Piceno, intanto, è rimbalzata la notizia che Parolisi nella notte fra il 20 e il 21 aprile, dormì a casa dell’amico Raffaele Paciolla.

E ieri mattina Raffaele, al quale il caporal maggiore telefonò il 18 pomeriggio per farsi aiutare nelle ricerche di Melania, è tornato a Palazzo di giustizia ad Ascoli Piceno. Ma all’uscita si è allontanato dribblando i cronisti in attesa.
carminespadafora@libero.it

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