Luigi Cucchi
Nuova sfida per i ricercatori italiani. Il Nerviano medical sciences, il più grande centro di ricerca e sviluppo di nuovi farmaci presente in Italia e BristolMyers Squibb Company (società quotata a New York), una delle principali industrie farmaceutiche al mondo, hanno raggiunto un accordo per lidentificazione di nuovi antitumorali. I termini della pluriennale collaborazione prevedono, in caso di successo, fino a 150 milioni di dollari, oltre alle royalties, per ciascun nuovo antitumorale, da corrispondere a Nerviano medical sciences al raggiungimento di risultati concordati dalle parti nellambito dei piani di sviluppo.
Nerviano è costituita da tre Business unit (Oncologia, Sviluppo preclinico e Scienze farmaceutiche) che consentono di compiere lintero ciclo della scoperta e dello sviluppo di un nuovo farmaco: dallindividuazione del bersaglio molecolare allidentificazione dei nuovi principi attivi, dagli studi di tollerabilità alla messa a punto della formulazione delle nuove molecole, dalla sperimentazione clinica alla registrazione. «Siamo molto soddisfatti di essere stati scelti per realizzare progetti così innovativi», ha affermato Umberto Rosa, presidente di Nerviano medical sciences. «Questo accordo è una significativa opportunità per avviare in Italia un importante progetto di ricerca e sviluppo per rendere disponibili terapie innovative», ha dichiarato Filiberto Claroni, presidente e amministratore. Secondo Sergio Dompè, presidente di Farmindustria, «laccordo tra Nerviano e Bristol-Myers Squibb è una preziosa conferma della vitalità del nostro sistema scientifico-farmaceutico e rappresenta un evento di grande importanza per il Paese e per le imprese del farmaco».
Nerviano medical sciences, con sede alle porte di Milano, è una società italiana interamente posseduta della Congregazione dei figli dellimmacolata concezione che ne ha rilevato il controllo nel maggio 2004. A Nerviano medical sciences oltre 700 tra ricercatori, tecnici e manager, altamente qualificati, lavorano allo sviluppo di progetti oncologici che vanno dalla validazione del target fino alla fase clinica II. Collabora con istituzioni accademiche internazionali ed ha rapporti di partnership con grandi società farmaceutiche e biotecnologiche. Grandi le tradizioni: costituito a metà degli anni Sessanta dalla società Farmitalia, il centro ha avuto, inizialmente, unevoluzione italiana grazie alla fusione, risalente al 1980, di Farmitalia con la società Carlo Erba.
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