Intesa tra Obama e i repubblicani: il Senato dà l’ok ai tagli fiscali

Washington Con un’ampia maggioranza il Senato degli Stati Uniti ha approvato l’accordo sull’estensione degli sgravi fiscali dell’era Bush. La legge, che vale 858 miliardi di dollari, ha ricevuto 81 voti favorevoli e 19 contrari.
Rappresenta il primo successo bipartisan per il presidente Obama, visto che il presidente ha negoziato l’accordo con i repubblicani, per evitare un aumento generalizzato delle tasse alla fine dell’anno. Ora la legge deve passare al vaglio della Camera, dove potrebbe essere votata già domani, anche se l’approvazione non è scontata. I democratici si sono lamentati perché Obama ha concesso ai repubblicani una riduzione considerata eccessiva delle tasse sulle successioni. La legge approvata dal Senato prolunga di due anni gli sgravi fiscali dell’era Bush per tutti i cittadini statunitense, anche quelli con un reddito superiore ai 250mila dollari. Nella misura è inclusa anche l’estensione dei sussidi di disoccupazione per i prossimi 13 mesi, oltre ad una riduzione una riduzione delle trattenute fiscali sugli stipendi e delle tasse pagate dalla società.

Obama ha definito l’accordo «una vittoria per la middle class, che non dovrà più preoccuparsi di un aumento delle tasse alla fine dell’anno». E un forte stimolo per l’economia: «Sono assolutamente convinto che trainerà l’economia e velocizzerà la creazione di posti di lavoro».

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