«Intromissione gravissima»

da Milano

«È un fatto gravissimo. Le dichiarazioni del presidente delle Generali sono la pistola fumante dell’intervento del governo nella vicenda Telecom». Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia, non usa mezze misure e annuncia un’interrogazione parlamentare al ministro dell’economia Padoa-Schioppa: «Voglio che chiarisca se le parole di Bernheim rispondono al vero e quali siano stati i termini dello “scambio”». Secondo Della Vedova «l’intromissione del governo è tanto più grave se si pensa che è avvenuta senza che venisse resa pubblica. Intendiamoci: io non sono d’accordo nemmeno sull’interventismo governativo fatto alla luce del sole. Ma qui non c’è nulla di limpido. Anzi. Tutto si è svolto di nascosto. E Bernheim, che non è un filantropo ma un uomo d’affari, sembra aver già chiesto una contropartita: quando si tratterà di difendere Generali il governo dovrà intervenire».
Il risultato è un circolo vizioso che per Della Vedova è pericoloso per almeno un paio di motivi. «Generali è già una società che di fatto non si può scalare.

Ma sapere che a difesa degli attuali assetti interverrà addirittura il governo può influire sull’andamento del titolo. E questo è inaccettabile. In realtà comportamenti di questo tipo rappresentano un grave deterrente per gli investitori stranieri intenzionati a operare in Italia».

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