Introvabile il corpo del vigile del fuoco

Introvabile il corpo del vigile del fuoco

Non è stata ancora individuata la carlinga dell’elicottero AB 412 dei vigili di fuoco precipitato giovedì alle 13 nel lago di Bracciano, al termine di un’esercitazione. All’interno o nelle immediate vicinanze dovrebbe trovarsi il corpo del vigile del fuoco disperso: Gabriele Valente, 32 anni, tecnico motorista, residente a Palestrina (Roma).
Il lago, nel quadrante in cui è avvenuto l’incidente tra Anguillara Sabazia e Trevignano, a circa un chilometro dalla riva, è profondo oltre 100 metri. Nell’area, da giovedì sera, è stata allestita una piattaforma galleggiante di supporto alle squadre che eseguono le ricerche. Complessivamente sono impegnati 50 uomini, tra squadre di terra e i sommozzatori di Roma, Viterbo e Milano.
I fondali vengono scandagliati sia con sonar che da due robot muniti di telecamere di profondità, i cosiddetti Remotely Operated Vehicle. I dati forniti dai sonar e dai Rov vengono continuamente incrociati nella speranza che sui monitor compaia una sagoma riconducibile al velivolo precipitato. Oltre a cercare il corpo del disperso, i vigili del fuoco, su incarico della Procura della Repubblica di Civitavecchia che ha avviato un’inchiesta sulle cause dell’incidente, dovranno riportare a galla l’elicottero. Secondo il portavoce nazionale dei vigili del fuoco Luca Cari le operazioni potrebbero richiedere tempi lunghi.
Intanto sono in costante miglioramento le condizioni dei componenti dell’equipaggio dell’elicottero AB 412 dei vigili del fuoco precipitato.

Si tratta del primo pilota Giuseppe Tagliareni, ricoverato al policlinico Gemelli di Roma e del secondo pilota Stefano Mentuccia, ricoverato al San Camillo. I medici che li hanno in cura hanno ribadito che nessuno dei due ha riportato danni neurologici a causa del trauma cranico subito.

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