Donne al volante pericolose? Uno studio curato dai ricercatori dellUniversità Bocconi di Milano dimostra esattamente il contrario. Se è ormai accertato che la sicurezza stradale è unemergenza, la novità della ricerca «Quando la strada ferma la corsa: il ruolo della donna» è lattenzione posta sul tema sottovalutato delle invalidità permanenti gravi, in particolare sui loro costi economico-sociali e il loro impatto sul mondo femminile.
Lindagine, promossa da Fondazione Ania e Osservatorio nazionale sulla salute della donna con il patrocinio del Comune di Milano, calcola che, solo nel 2007, 150.676 vittime della strada abbiano riportato uninvalidità superiore al 9 per cento. Invalidità che implica anche altissimi costi sociali, stimati, sempre per il 2007, sui 31 miliardi di euro. I costi sociali ammonterebbero a circa al 2 per cento del Pil. Lo studio valuta inoltre che il 37 per cento dei feriti sarebbe rappresentato da donne, nella maggior parte dei casi coinvolte negli incidenti come soggetti passivi: viaggiatori trasportati o pedoni investiti. Dalla ricerca emerge unaltra considerazione: le donne vengono indirettamente coinvolte in un incidente anche quando sono i loro familiari a subirne le conseguenze.
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