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«Investitori esteri interessati al mattone italiano»

da Milano

Sipario sulla quarta edizione di Eire (Expo Italia Real Estate), che si è svolta nei padiglioni di Fieramilano. Con un arrivederci al 10 giugno del 2009. Nell’ultima giornata, oltre al bilancio finale tracciato da Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. Spa, è andato in scena Expo 2015, vale a dire il grande evento che deciderà il futuro di Milano. Un evento che nei mesi dell’esposizione universale registrerà tra i 15 e i 25 milioni di presenze. Come accogliere le folle oceaniche? Risponde uno studio della Borsa immobiliare, agenzia della Camera di Commercio: «Servono almeno 200 nuovi alberghi entro il 2015. Il fabbisogno di nuove stanze è di circa 24mila unità (attualmente i posti letto disponibili nei 430 alberghi milanesi sono 47.468)».
«Expo 2015 - ha detto Antonio Pastore, presidente di Borsa immobiliare - rappresenta una grande opportunità per il sistema imprenditoriale milanese, e le imprese sono pronte a fare la loro parte, ma si aspettano la creazione e il potenziamento delle infrastrutture e interventi in tema di sicurezza, architettura e ambiente».
Nel bilancio della quattro giorni di Rho-Pero si leggono cifre da record: oltre 20mila operatori italiani e stranieri, circa il 40% in più sull’edizione 2007, cento eventi tra convegni istituzionali e seminari, grandi presenze internazionali e, finalmente, una massiccia presenza della pubblica amministrazione.
«Eire - ha detto Antonio Intiglietta - si conferma un evento di caratura mondiale e parte integrante del processo di sviluppo del mercato del real estate italiano e dei Paesi dell’area mediterranea e dell’est Europa. Gli investitori internazionali sono molto interessati all’Italia, ma ora dobbiamo dare risposte concrete per favorire gli investimenti. Questo è un settore che nel 2007 in Italia ha registrato un fatturato di 105 miliardi, ricordo che siamo il quinto Paese in Europa, e che nel 2008 ha investito 130 miliardi di euro. In Europa è un settore che fattura oltre 730 miliardi di euro. Ora tutti parlano di Expo 2015 - ha aggiunto -. Se ci chiediamo che cosa aspettarci dall’evento, abbiamo sbagliato tutto. Al contrario dobbiamo chiederci che cosa possiamo dare a Expo 2015. Abbiamo tutti i numeri per farcela, anche se l’Europa tutta deve darsi delle regole comuni. È tempo di risposte concrete perché non possiamo lasciarci sfuggire questa irripetibile opportunità».


L’ultima tavola rotonda della rassegna è stata dedicata alla fiscalità immobiliare. Ecco le principali proposte presentate dal Consiglio nazionale del Notariato: rilanciare lo sviluppo dell’edilizia sociale, semplificare la tassazione degli immobili e razionalizzare le imposte ipotecarie e catastali.

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