Io nel reality della candidata di Tonino

GenovaSono stato nominato. Alle 19.20 in punto sono entrato nel reality della politica. Era l’unico modo per fare un’intervista a Marylin Fusco, la dipietrista che da quando s’è messa in testa l’idea della campagna elettorale più guardona che esista non si trova neanche più al cellulare. Collegamento a internet, clic clic, marylinfusco.com stando attenti a mettere la «y» al posto giusto e via. La bella candidata compare subito al centro dello schermo. Più sorridente che sul manifesto, è un fiume in piena che scende ormai quasi ininterrottamente da quattro ore abbondanti.
Il giorno zero della volata che la porterà alle urne è l’occasione per mettere a punto gli ingranaggi. La novità è assoluta, una candidata che passa la giornata sotto l’occhio di una webcam e parla direttamente ai suoi elettori. Marylin sceglie il suo point elettorale per l’esordio e i suoi collaboratori per i primi test. Poi però si scopre spigliata al limite del wannamarchismo e si lancia nella webvendita. «Gianniiiii, ci sei? Eddai collegati con noi». Gianni forse c’è, ma non si sente. Non lo sentono gli altri, perché lui parla direttamente con la bella Marylin, che ogni tanto però dà conferma del dialogo in corso: «Che belloooo, che emozioneeeee!». La candidata ne è talmente convinta che quasi quasi trasmette i brividi a chi è costretto a osservarla sulla fiducia.
Stare sempre in diretta non è cosa da poco. Ma Marylin Fusco non si fa problemi, quando c’è da staccare lo dice: «Devo fare una pausa, non mi ammazzate?» Qualche risposta arriva, probabilmente da chi è deluso dell’intervallo. Ma lei insiste, a costo di fare outing: «Scusate, ma ora devo andare veramente in bagno». La politica d’altra parte è un reality e certe cose mica si possono ritoccare al computer. Così, mentre i rumori di sottofondo si sentono tutti, ma proprio tutti, col volume al massimo si riescono anche a captare i suggerimenti di Giovanni Paladini, onorevole mecenate dell’aspirante europarlamentare.
Insomma è duro trovare una pausa qualsiasi per ritagliare l’intervista. Alle 19.20 però il cellulare di Marylin suona libero. «Diegooo - la sento urlare prima nella cornetta poi dalle casse del pc - sei entrato nel nostro reality». Mi passano per la testa due o tre esclamazioni, ma nell’indecisione parto con la domanda più banale. Da dove nasce un’idea così? «Ero andata a Slow fish, al Salone del pesce, e all’ingresso ho visto un gruppetto di giovani affascinati dal collegamento in diretta con una tv via internet», spiega la candidata dell’Idv nel Nord Ovest. Rotto il ghiaccio. Ma questa vetrina non fa un po’ velina? «Assolutamente no, è che il centrosinistra non è capace a fare informazione, non sa comunicare quello che fa. La gente vuole il contatto diretto, mi serviva un’idea geniale. E io mi ispiro al modello Obama». Tutto a raffica. Ma l’idea non prevedeva tante webcam, in ogni momento della giornata? Qui siamo sempre nel point elettorale. «Certo, nei prossimi giorni mi collegherò da ogni luogo in cui mi trovo.

Oggi era una prova generale». Poi, siccome non tutti gli esperimenti riescono alla perfezione, non si riesce ad andare oltre l’intervista in viva voce. Cade la linea. E c’è una nuova pausa. Dopo la nomination, è il momento di lasciare il reality.

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