«Io vincitore? Non lo so, ma evidentemente le cose che ho detto avevano un certo fondamento». Bruno Tabacci, commissario Udc e presidente della commissione Attività produttive della Camera di politica ed economia ancora una volta dimostra di capirne un bel po. E al consigliere azzurro che cerca di incassare dicendo che quelle modifiche le voleva anche Forza Italia saetta deciso: «Forse le avevate tutte dentro. Ci voleva qualcuno che ve le facesse venir fuori».
Onorevole Tabacci, ma a queste condizioni si trova ancora qualcuno disposto a comprare?
«Bisogna collocare con tutte le cautele del caso. Non dobbiamo pensare allacquirente, dobbiamo pensare a non svendere».
Allora si è convinto, asta e non più Borsa?
«La Borsa era la via maestra. Se non si vuole quotare allora ci vuole una perizia vera».
Quella di Paribas non è sufficiente?
«La situazione fotografata nel 2001 è profondamente mutata. Se ci affidassimo a Mediobanca, che conosce la realtà milanese e quella di tutta Italia, credo non sbaglieremmo».
Ma non potevate svegliarvi prima?
«La delibera io lho vista soltanto quando è arrivata in consiglio. E ho subito fatto le mie osservazioni».
Ma in giunta un vostro assessore laveva pur votata.
«La giunta fa il lavoro della giunta, il consiglio quello del consiglio.
Sicuro che 600 milioni di euro siano pochi?
«Per laeroporto di Venezia la base è stata moltiplicata per 12. Se si fa così anche con la Sea possimo arrivare almeno a 750».
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