Irène Némirovsky, lacclamata autrice di Suite Francese e di piccoli capolavori come Il ballo (editi in Italia da Adelphi), era antisemita? La pubblicazione delle opere giovanili della scrittrice ebrea, morta a Auschwitz nel 1942, e una mostra al Museum of Jewish Heritage di New York hanno acceso un dibattito negli Usa. Nata in Russia da una facoltosa famiglia di banchieri ebrei e francese di adozione, la Némirovsky è stata riscoperta quando, nel 2004, il manoscritto incompiuto di Suite Francese è stato pubblicato a mezzo secolo dalla morte diventando un best-seller internazionale. Il caso letterario ha portato alla riedizione di alcuni lavori giovanili come David Golder.
«Non erano mai stati tradotti in inglese e la pubblicazione ha provocato alcune rivisitazioni di alto profilo della vita e della carriera della Némirovsky: giudizi che - ha scritto lautorevole rivista ebraica The Forward - differiscono profondamente dal tono delle recensioni estasiate che avevano accolto Suite Francese».Le prese di posizione più polemiche sono state quelle di The New Republic, il cui critico letterario Ruth Franklin ha definito la Némirovsky «il classico esempio di ebreo che odia la sua stessa razza».
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