Tensione alle stelle tra Teheran e Washington. Ieri il capo del Pentagono, Leon Panetta, ha fatto sapere che se l'Iran bloccherà lo Stretto di Hormuz gli Stati Uniti interverranno con la forza. Oggi dall'Iran arriva la notizia che il cittadino statunitense Amir Mirza Hekmati, ex marine americano, è stato condannato a morte da una Corte rivoluzionaria con l'accusa di aver lavorato per la Cia. Può ancora fare appello contro la sentenza, non essendo trascorsi venti giorni dalla sentenza. Hekmati è accusato di aver ricevuto un addestramento speciale ed aver prestato servizio nella base aerea Usa di Bagram, in Afghanistan, dove era stato messo al corrente di informazioni d’intelligence riservate prima di recarsi, in missione, a Teheran.
Mostrato in tv il 18 dicembre
Hekmati, che è nato negli Stati Uniti da una famiglia di iraniani immigrati, è stato mostrato dalla televisione di stato iraniana il 18 dicembre scorso. Parlando in inglese e farsi, diceva di essere stato inviato dalla Cia per infiltrarsi nel ministero dell’intelligence iraniano.
Gli Usa: "Solo accuse false"
La famiglia di Hekmati ha sempre proclamato la sua innocenza
dicendo che era andato in Iran per visitare le sue nonne. Washington parla di accuse "false, estorte con la forza", e ne ha chiesto l’immediata scarcerazione. Hekmati, nato in Arizona, si era arruolato nell’esercito nel 2001.
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