Nel bilancio al passivo la «destra» ha essenzialmente la fiscalità sugli immobili: prime, seconde e terze case e casette, edifici affittati e immobili propri usati dalle imprese. Ciò mediante il ritorno dell’Ici sulla prima casa (che anche Bossi invocò, per il federalismo fiscale) e un aumento delle rendite catastali diversificato secondo le tipologie ( per ora sembra sia mediamente del 40%). Il rincaro potrebbe valere 12 miliardi annui a regime, ma nel primo anno esso potrebbe dare solo 8 miliardi, non essendo ancora pienamente operativo. Ma operazione serve, per la metà, per ridurre il carico fiscale delle imprese sui costi del lavoro e sui profitti per circa 5 miliardi annui a regime. L’altra metà del gettito serve per ridurre il deficit del bilancio di 5 miliardi annui di media nel biennio 2012 e 2013 onde arrivare al pareggio nel 2013. Si è evitata la tassazione sui redditi sopra i 75 mila euro e la patrimoniale, in varie forme, richiesta dalla sinistra. Dunque occorrevano altri 10 miliardi per il biennio, che sono stati reperiti con il taglio di spese di cui la sinistra è gelosa tutrice. Le riduzioni di spese riguardano essenzialmente il settore sociale, tramite la riforma dell’età pensionabile, che è graduale ma riferita tanto alle pensioni di anzianità, che alle pensioni delle donne, quindi è integrale e strutturale e tramite il blocco della scala mobile sulle pensioni nonché tramite un taglietto ai trasferimenti dello stato alle Regioni per la sanità.
La doppia operazione sulle pensioni è stata fatta motu proprio , con metodi decisionisti, che ricordano Craxi e Marchionne, senza ascoltare la quadrimurti sindacale composta dai tre sindacati nazionali classici più uno nuovo. Al «tavolo» che non c’è stato,la Camusso avrebbe di certo chiesto la tassazione patrimoniale o la tassazione dei redditi alti, quelli dei cosiddetti ricchi da 75 mila euro annui in su.Che invece non c’è stata.E il Pd ha dovuto ingoiare sia la riforma delle pensioni, sia il blocco della scala mobile sulle pensioni, sia il no a una richiesta che condivideva con vasti ambienti dirigisti, cioè quella della cosiddetta «tracciabilità» delle spese private al di sopra dei 300 euro. Ma uno stato che impone questa norma dà la sensazione di essere la Grecia, che cerca di evitare la fuga dai depositi bancari. Così il governo ha scelto la regola del mercato libero e sotto i mille ero si può usare il contante. Ci sono anche tre altre misure di liberalizzazione significative: apertura dei negozi, anche la domenica; concorrenza dei privati nei servizi di trasporto; dismissione di immobili pubblici mediante acquisto da parte di fondi immobiliari privati.
Nel complesso ha prevalso la logica del mercato, sostenuta dal
centrodestra. E non è ancora finita per Camusso e Bersani. Alla sinistra rimane solo la soddisfazione di non avere più Berlusconi come premier. Così per non volere il «poliziotto buono», si è trovata il «poliziotto cattivo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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