Avellino - Protesta pacifica, ma determinata. Ariano Irpino scende in piazza contro la riapertura della discarica di Difesa Grande prevista per oggi. Dall’alba un numeroso gruppo di manifestanti sta presidiando la zona nella quale dovrebbe essere sversata l’immondizia caricata su circa settanta autocompattatori. I mezzi sono a circa cinque chilometri dalla discarica, fermi. In attesa da ore del via libera. I dimostranti hanno occupato la strada che a cinque chilometri da Ariano Irpino, dal bivio di Villanova del Battista conduce alla discarica di Difesa Grande. La polizia, in assetto antisommossa presente nella zona con almeno 500 uomini, controlla la situazione. I senatori Tommaso Sodano di Rifondazione e Pasquale Vispoli di Alleanza nazionale stanno tentando con i manifestanti e con il sindaco Domenico Gambacorta, una mediazione per evitare che si giunga a uno scontro.
Camion in arrivo I compattatori carichi di rifiuti, scortati da un vasto schieramento delle forze dell’ordine, devono arrivare a Difesa Grande, la discarica avellinese che per i prossimi 20 giorni è stata scelta per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania. La lunga fila di automezzi ha percorso la statale 90/bis che da Benevento incrocia la statale 90 delle Puglie all’altezza di Savignano Irpino (Av). L’arrivo dei compattatori viene confermato anche dal fatto che le forze dell’ordine che presidiano il bivio di Villanova del Battista, tappa obbligata per raggiungere il sito di stoccaggio che si trova a chilometri di distanza, hanno bloccato il traffico su entrambe le direzioni. Un manifestante aveva tentato di bloccare la strada lasciando di traverso la propria automobile, ma è stato convinto dai dirigenti delle forze dell’ordine a rimuoverla.
L'appello del sindaco "Dobbiamo essere calmi, sereni e soprattutto muoverci unicamente nella legalità, vigilando e impedendo che si registri il benché minimo incidente. Dalla nostra parte abbiamo le ragioni di una comunità umiliata da un provvedimento iniquo e incostituzionale nei confronti del quale faremo resistenza passiva. I bollettini di guerra non appartengono alla nostra storia civile". Un forte, deciso appello a restare sui binari della legalità è stato lanciato dal sindaco di Ariano Irpino (Avellino), Domenico Gambacorta, che davanti a circa 2.500 persone è intervenuto dal palco di Rione Cardito, alle porte della città, alla manifestazione organizzata dai comitati antidiscarica.
Le tappe Gambacorta ha ricostruito le tappe del percorso culminato l’11 maggio scorso con il decreto legge del governo che riapriva la discarica di Difesa Grande, benché sottoposta a sequestro preventivo da parte della magistratura. "Quella data - ha detto il sindaco, che indossava la fascia tricolore - resterà come una giornata di lutto cittadino ed anche come simbolo dello stravolgimento delle regole dello Stato democratico". Il sindaco è tornato sull’aggressione di giovedì scorso ad Ariano Irpino al commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso: "È stato un errore politico che dobbiamo recuperare di fronte alla opinione pubblica nazionale", dice Gambacorta che poi ha spiegato il percorso istituzionale che la sua amministrazione, con la condivisione dell’intero consiglio comunale, intende perseguire.
Blocchi sulle strade Nella giornata di domani, sindaco e capigruppo saranno a Roma per incontrare i presidenti dei gruppi parlamentari di Palazzo Madama: "Chiederemo l’approvazione dell’emendamento che sancisce la definitiva chiusura delle discariche di Parapoti (Salerno), (chiusa alla mezzanotte di ieri, ndr) e di Difesa Grande".
Gambacorta sembra anche aprire uno spiraglio di trattativa con governo e commissariato quando afferma di attendere "garanzie sui fondi, da reperire subito, per avviare la messa in sicurezza e la bonifica" del sito arianese. La manifestazione è stata aperta dal portavoce dei comitati antidiscarica, che ha confermato i presidi già attivi collocati sulle varie strade di accesso alla discarica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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