ISORADIO, STESSA SPIAGGIA, STESSA CODA

Come l’acqua. Isoradio è come l’acqua. Soprattutto d’estate, soprattutto la domenica d’estate, soprattutto la domenica pomeriggio d’estate.
È impossibile entrare in automobile, imboccare l’autostrada, pensare a un casello-casello, senza Isoradio. La frequenza 103.3 è una variabile indipendente e bisogna dare atto a Riccardo Berti, direttore dei canali di pubblica utilità della Rai, di aver messo in piedi un palinsesto più ricco delle semplici indicazioni delle code o dei caselli chiusi: la rubrica sui viaggi ferroviari è un’ottima idea, quella che abbina le previsioni meteorologiche alla viabilità è un valore aggiunto alla normale programmazione di Isoradio.
Insomma, se la conosci non la eviti. Anche se, certo, la programmazione musicale non si è mai mossa dal classico rombo Venditti-Baglioni-Battisti-Phil Collins e, forse, meriterebbe un restyling. Anche se, certo, qualche volta, soprattutto la domenica quando i poveri conduttori devono ripetere per la settantesima volta che è tutto bloccato all’ingresso dell’A14, si supera il livello di guardia delle papere e dei refusi. Anche se, certo, qualche volta, verrebbe voglia di un po’ più di leggerezza, di quella che solitamente le voci sensuali riescono a dare alla radio. Quando toccò a Fanny Cadeo, ad esempio, le si perdonava tutto. Bastava immaginarsela per decidere che, con quella bocca, con quel corpo, poteva dire ciò che voleva.
Ma, per l’appunto, sono peccati veniali. Isoradio resta insostituibile, proprio come l’acqua. E accenderla nei giorni più duri e più caldi diventa un imperativo categorico, un dovere morale, un obbligo di diritto naturale. Non scritto, senza sanzioni, ma altrettanto cogente.
Anche se - masochisticamente - sappiamo già che ci diranno che ci sono decine e decine di chilometri di coda sull’Autosole e nella bretella fra Ravenna e Imola, che è tutto bloccato fra Bologna San Lazzaro e Bologna Borgo Panigale, che da Ventimiglia a Genova è un unico ininterrotto serpentone di auto, che fra gli svincoli genovesi e Milano è meglio girare alla larga dalle autostrade, che sulla Salerno-Reggio Calabria è meglio non parlarne e che, sulla Colombo, sulla via del Mare e sulla Pontina a Roma fa talmente caldo e ci sono talmente tante code che un’auto ha preso fuoco e in carreggiata opposta si sono create code perchè ci sono tanti curiosi che si sono fermati a guardare.


È eternamente uguale a se stesso, l’Isoradio dei giorni estivi da pallino rosso. Ci dà sempre, suo malgrado, pessime notizie. E sappiamo già cosa ci dirà. Ma non possiamo fare a meno di quel 103,3 che è una specie di balsamo domenicale.

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