
Ancora una volta Giorgia Meloni è stata protagonista all'Onu e a margine dell'assemblea generale, parlando con i giornalisti, ha annunciato che la maggioranza "presenterà in Aula una mozione per dire che il riconoscimento della Palestina deve essere subordinato a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e ovviamente l'esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all'interno della Palestina". Dobbiamo capire, ha aggiunto, "quali sono le priorità. Io non sono contrario al riconoscimento della Palestina, però dobbiamo darci le priorità giuste".
L'auspicio di Meloni è che "un'iniziativa del genere possa trovare anche il consenso dell'opposizione, non trova sicuramente il consenso di Hamas, non trova magari il consenso da parte degli estremisti islamisti, ma dovrebbe trovare consenso nelle persone di buon senso". Secondo Emmanuel Macron, è "completamente falsa" l'affermazione di Donald Trump secondo la quale riconoscere lo stato della Palestina rappresenterebbe una "ricompensa" per le "atrocità" commesse da Hamas ma, anzi, "è il solo modo di isolare Hamas". Ha poi aggiunto che il governo israeliano ha "neutralizzato tutti i capi militari del movimento islamista palestinese" e che "stiamo isolando Hamas"..
Il presidente del Consiglio italiano, invece, ha detto di considerare "che il riconoscimento della Palestina in assenza di uno Stato che abbia i requisiti della sovranità non risolve il problema, non produce risultati tangibili, concreti per i palestinesi". Il premier è convinto che "la principale pressione politica vada fatta nei confronti di Hamas perché è Hamas che ha iniziato questa guerra ed è Hamas che impedisce che la guerra finisca rifiutandosi di consegnare gli ostaggi". Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l'Attuazione del programma di governo, ha sottolineato che le parole del premier "chiariscono che per il Governo italiano non è il momento della propaganda ma quello della serietà. Non può esserci alcun riconoscimento dello Stato palestinese senza la liberazione degli ostaggi e la rinuncia da parte di Hamas a qualsiasi ruolo nel futuro della Palestina. Ora l'auspicio è che non ci sia alcuna ambiguità su Hamas e che il Parlamento voti compatto la mozione della maggioranza".
Quindi, rispondendo a una domanda sulle accuse lanciate da Donald Trump nel suo discorso all'Onu sull'Europa che continua ad acquistare petrolio e gas dalla Russia, Meloni ha replicato di non credere che "l'Europa sia ambigua nei confronti dell'Ucraina, credo che dobbiamo però lavorare insieme come Occidente se vogliamo portare a casa una pace giusta e duratura. È quello che stiamo cercando di fare, c'è bisogno dell'Europa, c'è anche bisogno degli Stati Uniti".
Il premier ha comunque condiviso parte del discorso di Trump, in particolare, ha spiegato, "quello che dice sulla migrazione, ho condiviso buona parte di quello che dice sui green ho condiviso anche alcuni passaggi sul fatto che, e ne farò qualcuno anche nel mio intervento, gli organismi multilaterali per lavorare bene, per recuperare e migliorare il loro ruolo in un contesto come quello nel quale ci troviamo, chiaramente devono sapere anche rivedere quello che non funziona".