
"Dopo 27 anni di carcere, ci speravamo". Così Gianni Forti, zio di Chico, l'imprenditore trentino attualmente in carcere a Verona dopo l'estradizione dagli Stati Uniti dove è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Dale Pike, commenta la decisione del tribunale di sorveglianza scaligero di non concedere la libertà condizionale.
I legali di Forti
hanno annunciato ricorso in Cassazione. Forti è detenuto nell'istituto di Montorio da sedici mesi e, secondo lo zio, "ha avuto una condotta irreprensibile. Secondo la legge italiana avrebbe diritto alla libertà condizionale".