Italia pronta alla supervaccinazione: 48 milioni di dosi contro l’influenza

PIANO In totale sarà coperto il 40 per cento della popolazione. Il medicinale sarà distribuito gratis

Vaccinazione a tappeto per contenere il picco dell’influenza pandemica che prima o poi arriverà anche in Italia. Entro i primi mesi dell’anno prossimo, la profilassi riguarderà 23 milioni e mezzo di italiani. Dopo le categorie protette e quelle a rischio, saranno vaccinati oltre 15 milioni di giovani, tra bambini di asili, elementari, ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori e perfino universitari. Il ministro del Welfare Sacconi, ieri ha precisato in una question time in Parlamento quanto già annunciato dal vice ministro Fazio in un’intervista al Giornale. «Non saranno immunizzate solo le categorie protette ma anche tutti gli under 27 perché i bambini e i giovani sono più suscettibili al virus e quindi sono serbatoi di infezione».
La vaccinazione, dunque, per loro inizierà a gennaio 2010 e proseguirà fino al termine della profilassi quando, contro l'H1N1, saranno vaccinati 4 italiani su 10. Un business che nel mondo frutterà ai colossi farmaceutici quasi 10 miliardi di dollari. Oltre 195 milioni di dosi di vaccino sono state ordinate dai vari governi alla GlaxoSmithKline, uno dei colossi farmaceutici che sta lavorando febbrilmente alla messa a punto del vaccino annunciato sul mercato già da settembre.
In Italia, invece, dove il picco pandemico è ancora lontano, si partirà con una massiccia profilassi da novembre. A cominciare da sanitari, medici e infermieri, agenti di polizia, carabinieri, pompieri, i militari e tutti i soggetti debilitati affetti cioè da forme di cronicità che potrebbero peggiorare con i sintomi influenzali. In tutto, questa categoria conta 8 milioni e mezzo di italiani. A questa prima tranche si aggiungeranno altri 15 milioni e mezzo di italiani che partecipano alla vita comunitaria, dunque promiscua. Si partirà dagli asili e si arriverà alle università. E sembra, ma la decisione definitiva arriverà a fine estate, che il governo distribuirà gratuitamente in tutte le scuole dell’obbligo, le due dosi di vaccino necessarie per essere immunizzati dal nuovo virus. A queste categorie, va aggiunta una piccola nicchia, quelle delle donne in attesa di un bambino che tremano all'idea che il virus possa danneggiare il feto. In realtà, il rischio non lo corrono. Dopo il terzo mese di gravidanza vaccinarsi è possibile, anzi, raccomandabile.
Dunque, è vasta la platea di chi dovrà sottoporsi alla profilassi. Per una volta tanto, sono esclusi gli anziani, che dai test risultano gli unici immunizzati contro il nuovo virus. Per tutti gli altri a rischio influenza, invece, il governo ha deciso di acquistare ben 48 milioni di dosi di vaccino pandemico, che arriveranno da novembre a gennaio prossimo. I fornitori sono le ditte farmaceutiche con le quali l'Italia ha stipulato contratti di prelazione dal 2005.
Quanto alla situazione attuale, Sacconi è ottimista anche perché i filtri per tenere lontano il virus H1N1 dalla penisola finora hanno retto bene. «In Italia le misure di sorveglianza e controllo finora adottate hanno limitato i casi a 320, in Europa - ha detto Sacconi - sono 17.181 di cui 10.169 nella sola Gran Bretagna». Certo, la situazione è destinata a peggiorare nei mesi prossimi ma l’aumento previsto, «non desta preoccupazione – spiega il ministro -. Sia perché questo nuovo virus è responsabile di una sintomatologia più leggera dell’influenza stagionale, sia perché è disponibile una rete di servizi di sanità pubblica in grado di condurre tempestive indagini sui casi sospetti e confermati».

Tra le misure adottate per contenere la pandemia, Sacconi ha assicurato che è stata rafforzata la rete di sorveglianza virologica, allertati gli ospedali, i reparti per la cura delle malattie infettive e gli uffici di sanità di frontiera nei porti e negli aeroporti.

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