In Italia sovrappeso ben 4 persone su dieci

L'Italia ingrassa. È in sovrappeso il 32% della popolazione adulta e gli obesi raggiungono ormai l'11% del totale. Le conseguenze a carico della salute individuale e collettiva sono facilmente intuibili nel medio e lungo periodo, soprattutto per quanto riguarda la correlazione con le malattie cronico-degenerative e la mortalità a esse collegate. Questi dati sono contenuti nell'ultima Relazione sullo stato sanitario del Paese, presentata dal ministro della Salute, Renato Balduzzi. Nel capitolo dedicato agli stili di vita che incidono pesantemente sulla salute pubblica, sotto la lente finiscono l'alimentazione e la pratica dell'attività fisica. Salta fuori che, complessivamente, più di quattro italiani su dieci (42%) presentano un eccesso di peso che cresce, in modo rilevante, con l'età ed è più ricorrente negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e maggiori problemi economici, con differenze significative tra regioni: nella Provincia autonoma di Trento si riscontra la percentuale più bassa (29%), mentre il record negativo spetta alla Puglia (49%).
Le cifre esposte dal ministero risultano dal progetto «Passi» (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia): un annoso sistema di sorveglianza continuo sui comportamenti che influenzano la salute dei cittadini (abitudini alimentari, fumo, attività fisica, ecc.), e sugli interventi preventivi messi in campo dalle Aziende sanitarie locali e dalle Regioni.
Mensilmente, gli operatori sanitari rilevano i dati tramite interviste telefoniche con questionario standardizzato su un campione di popolazione adulta (tra i 18 e i 69 anni) estratto dalle anagrafi sanitarie.

Gli ultimi dati «Passi» evidenziano ancora che un terzo della popolazione tra 18 e 69 anni è completamente sedentario, non svolgendo nessun tipo di attività fisica, né al lavoro né nel tempo libero.

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