Vogliono farvi credere che il Pd non abbia nulla a che vedere con il governo Prodi e che Veltroni sia il nuovo. Non fatevi imbrogliare, sono sempre gli stessi: quelli dell’indulto, delle tasse, della munnezza, dello stop alle grandi opere. L’eredità del governo Prodi è stata raccolta dal leader del Pd Walter Veltroni. Che negli ultimi giorni ha insistito per ringraziare il premier per il lavoro svolto da Palazzo Chigi negli ultimi 20 mesi. E la continuità tra Prodi e Veltroni è confermata dalla presenza di oltre il 90% dei membri del governo nelle liste del Pd. Ma qual è il vero bilancio di questi venti mesi? Il Giornale ha deciso di sintetizzarlo in dieci punti: una crescita economica che sfiora lo zero, famiglie in crisi, criminalità in crescita e giustizia in pieno caos. Mentre la scuola mostra le sue crepe, e le pensioni sono sempre più basse. La sanità ha i conti in rosso, soprattutto nelle regioni del Sud amministrate dal centrosinistra. Le riforme promesse dal governo, dalla devolution ai servizi pubblici, sono rimaste lettera morta.
Le grandi opere sono un’utopia, mentre l’unica certezza è che il fisco è sempre più vorace grazie alle nuove aliquote Irpef decise dal viceministro dell’Economia Vincenzo Visco.Ecco, punto per puntom i danni di Prodi. Leggi
Crescita economica vicino allo zero. Flop del cuneo fiscale
Famiglie in crisi nera, perso il 15% del potere d'acquisto
Boom di furti e delitti. Stop alla Bossi-Fini, allarme clandestini
Carceri piene nonostante l'indulto. Toghe, riforma al palo
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Abolire lo "scalone" della Maroni costa 10 miliardi
Sanità, lunghe attese. Regione rosse, conti fuori posto
Riforme, bluff su federalismo e costi della politica
Le grandi opere sono rimaste ferme
Aliquote Irpef più alte, inflazione petrolio mangiano gli stipendi
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