Tanti big in campo per ricordare Beppe Quirici. Ivano Fossati, fresco di «Grifo doro» dal Comune di Genova (e del quale ieri il sindaco Vincenzi ha parlato a Primocanale per dire che lo vorrebbe ad occuparsi della Cultura a Genova), ha coinvolto la sua città in un progetto per ricordare e a rivalutare la figura umana, artistica e professionale di Beppe Quirici, musicista e produttore genovese, geniale e generoso, scomparso nel 2009. «Ora, dopo qualche anno di smarrimento e decantazione vorremmo - scrive Fossati - fare in modo che quello che lui ha fatto per la musica italiana non diventi solo un ricordo, per quanto dolce e vivo, destinato ad affievolirsi». Lidea di Fossati, per iniziare, è quella di dedicare a Beppe Quirici la «Casa della musica», al Porto Antico, nella quale operano moltissimi amici dellartista scomparso. Sembra che nellambiente molti si siano dichiarati favorevoli, tanto più che la proposta è appoggiata e condivisa da molti artisti italiani, fra i quali Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Lucio Dalla, Tiziano Ferro, Giorgia, gli Avion Travel, Jovanotti, Gino Paoli, Gianna Nannini, Mauro Pagani, Ornella Vanoni, Cristiano De Andrè, Roberto Vecchioni, e naturalmente dai musicisti genovesi dellultima generazione oltre che da attori, giornalisti e manager. Si registra, dunque, ununità di intenti e di stima per un genovese che, come scrive ancora Fossati, alla musica italiana «ha dato molto più di quanto si immagina», certamente un artista dal pensiero anticonformista.
Il progetto, destinato a crescere e ad allargarsi, non si ferma qui. Si pensa, intanto, ad una «Targa Quirici» e poi a iniziative portate avanti dalla giovane «Associazione nazionale Beppe Quirici», promossa dal gruppo YoYo Mundi, con Adele di Palma, Dario Zigiotto e Christian Marras. E il punto dei progetti si farà il prossimo 31 marzo, anniversario della scomparsa del musicista. Quirici, classe 1954, compie giovanissimo studi di chitarra classica e armonia per lasciarsi conquistare ben presto da una fulminea passione per il basso elettrico e affrontare, appena diciassettenne, i palcoscenici dei locali notturni di Genova che, nel fermento culturale che caratterizza la città nei primi anni 70, costituiscono un bagaglio formativo insostituibile.
Dopo anni di gavetta tra le più diverse esperienze musicali, inizia nel 1977 le sue prime collaborazioni importanti: con Ornella Vanoni e, successivamente, con i New Trolls, con Loredana Berté, con Anna Oxa, con Toquinho e con altri. Nel 1979 conosce Ivano Fossati, con il quale dà vita a una lunga ed importante collaborazione che, grazie allintesa artistica e allenergia prodotta anche da un significativo incontro umano, si rivelerà determinante per la sua evoluzione professionale e artistica.
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