da Milano
Cnh e Iveco sono le società del gruppo Fiat più sotto osservazione in questi giorni. Entrambe, infatti, potrebbero essere interessate allimminente accordo strategico di cui ha parlato nei giorni scorsi lamministratore delegato Sergio Marchionne. Per la prima, in particolare, sembra prendere corpo in questi giorni la possibilità che Torino rafforzi la sua quota, attualmente del 20%, allinterno della giapponese Kobelco, uno dei maggiori gruppi mondiali di escavatori con una massiccio presenza in Asia.
I rapporti Fiat-Kobelco risalgono al 2002 quando lallora ad di Cnh, Paolo Monferino, chiuse un accordo per entrare con il 10% nel capitale del colosso nipponico. In un secondo tempo la quota fu raddoppiata al 20 per cento. E oggi si starebbe lavorando per rendere ancora più forte il rapporto azionario. Una soluzione del genere, già ipotizzata dal Giornale alcuni mesi fa, consentirebbe a Cnh di controllare direttamente le proprie attività asiatiche, ora gestite da Kobelco per quanto riguarda la distribuzione delle macchine movimento terra. E sempre Cnh potrebbe essere interessata allacquisizione, ma dallaltra parte dellOceano, della realtà americana Bob Cat che il gruppo Ingersol Rand ha messo in vendita. Bob Cat è una piccola società leader nei caricatori, sia gommati sia cingolati, per la terra. È stata messa sul mercato dopo la recente crisi che ha colpito il settore edilizio Usa. L«occasione» sarebbe al vaglio del Lingotto.
Da Cnh a Iveco, pronta a tornare sul mercato americano. Per la società produttrice di camion la porta dingresso negli Stati Uniti sarebbe rappresentata dal produttore locale Navistar. Laccordo allo studio riguarderebbe la produzione nella fabbrica Navistar di Chicago del veicolo commerciale Daily, inizialmente attraverso la fornitura di componenti dallItalia per arrivare allintera realizzazione in loco.
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