I banchieri francesi sono dei «fuorilegge» che non rispettano le norme europee sui bonus, grazie anche alla complicità del governo del presidente Nicolas Sarkozy, che ha adottato una versione «edulcorata» della direttiva Ue in materia: è la denuncia mossa dal quotidiano francese Liberation, che nel numero di ieri racconta come i grandi banchieri transalpini non si siano adeguati alla direttiva europea sui bonus, che aveva come obiettivo di regolare i loro guadagni, dopo gli scandali scoppiati durante la crisi economica e finanziaria. Accuse pesanti, che giungono ad appena un anno dal voto presidenziale del 2012 e che rischiano di imbarazzare Sarkozy. Mentre sempre secondo Liberation la Commissione europea si appresta a lanciare indagini approfondite al livello Ue. Dalla pubblicazione dei loro redditi per questanno, dice il quotidiano, «emerge infatti che i principali dirigenti delle banche francesi non rispetta la direttiva europea sui bonus».
Citato da Liberation, il portavoce del commissario Ue al Mercato interno, Michel Barnier, afferma: «I comportamenti non sono cambiati quanto speravamo». Imbarazzante, comunque, è il fatto che Parigi non abbia trasposto correttamente la direttiva.
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