Maurizio Bertera
da Milano
Cè una storia importante dietro il Commander, il nuovo modello che segna linizio delloffensiva Jeep in Europa. Giusto sessantanni fa, veniva lanciata la Jeep Station Wagon, auto entrata nella leggenda del marchio e la cui filosofia è stata alla base del nuovo progetto. Riuscirà la Commander a ripetere il successo? Diciamo che nulla è stato lasciato al caso per il primo Suv Jeep a sette posti. A partire dallo stile che sviluppa limpostazione Wrangler: linee squadrate e decise, griglia anteriore a sette feritoie (il family feeling), parabrezza verticale, cofano profondo e linea di cintura alta della carrozzeria.
Anche linterno non delude per lo spazio, lergonomia dei comandi e la cura messa nei dettagli: dal pomello del cambio alla colorazione bicolore su plancia e portiere, dal nuovo volante al climatizzatore bizona. Il vero punto di forza è comunque la versatilità: i sedili di nuovo disegno, comodi ed avvolgenti, sono disposti su tre file, ognuna delle quali in posizione leggermente rialzata rispetto alla precedente per consentire la massima visibilità a tutti gli occupanti. La seconda fila è frazionabile in tre parti di differente larghezza (40/20/40) ed è ribaltabile in avanti per agevolare ingresso e uscita dei passeggeri della terza fila, su entrambi i lati del veicolo. Gli schienali possono essere inoltre ribaltati per fornire un piano di carico piatto. Sono 15 le configurazioni dei sedili con una capacità massima di carico (ribaltandoli tutti) di 1.940 litri. I motori, abbinati a un cambio automatico a 5 velocità e alla trazione integrale permanente Quadra-Drive II, sono invece tre: 3.0 CRD (218 cv), 4.7 V8 (231 cv) e 5.7 HEMI (326 cv). Per il primo ci sono due allestimenti, quello base e il più ricco Limited (42.460 euro e 48.760 euro) mentre per gli altri due propulsori cè solo il Limited (51.910 euro per il 4.7 V8 e 60.200 euro per il 5.7 HEMI).
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